Idee26 febbraio 2025, questa sarà una data decisamente impressa nel mio affannato, angosciato, sanguinante cuore. Mi scuso ma non trovo altro modo, per quante persone possa io conoscere, per esternare e condividere, quasi potesse essere un medicamento potente a contenere la straziante sofferenza, l’angoscia che avverto in questo momento
Ho da poco seguito la messa in onda del video postato dal sig. Trump sulla futura Gaza. Sono sconvolto perché questo video soffoca non solo il mio respiro e mi trova a cercare disperato, come pesce fuor d’acqua, un refolo di vita. E non è solo questo video che svela, se ce ne fosse stato bisogno, la pasta di quest’uomo, spalleggiato e sostenuto da altri della stessa impronta blasfema. Quale moralità sostiene la decisione di inondare il mondo con un video simile? Mi sento, come uomo, tradito e violentato nella mia intima convinzione etica prima ancora di rimarcare l’appartenenza alla cristianità e l’afflato verso tutte le forme spirituali, religiose, filosofiche che radicano nell’uomo la consapevolezza del primato dell’anima sulla materia. Ma la sofferenza più grande è nel constatare che ormai sembra aver supremazia su tutto e tutti il censo e il denaro. Non trovo ancora in me pensieri che possano farmi comprendere e cercare conforto nella condivisione di tale angoscia. Ma che anima possiede quest’uomo e quelli che lo seguono? Come può reagire un palestinese, e non solo un cittadino di Gaza, alla vista di tale sacrilego video già soffrendo indicibili, sconvolgenti situazioni perché precipitati in un così tremendo cratere di odio? Cosa avvertiamo dentro di noi nel vedere anche in altri video l’immane distruzione fatta a Gaza e non solo dal Governo israeliano? Le agenzie ufficiali mi pare che indichino circa 50 mila morti, mentre le organizzazioni umanitarie che operano in quel territorio forniscono cifre più spaventose, attorno ai 150 mila, tra cui moltissimi bambini. È una giusta reazione per il numero di uccisi imputati ad Hamas in quel fatidico 7 ottobre? A chi crediamo? E soprattutto cosa davvero ci costringono a pensare di Hamas? Disquisizioni filosofiche, storiche, politiche e persino economiche improntano i nostri pensieri. Forse gli invasori di Palestina vogliono vendetta ricordando il loro esodo verso la terra promessa? Quale anima hanno e cosa cercano allora anche tutti gli altri invasori che portano simili dilanianti sofferenze e stragi a moltitudini di uomini, donne e bambini in altri luoghi della Terra? Cosa avvertiamo nel nostro cuore, nella nostra coscienza e anima di uomini, per tutto questo e non solo, che da anni insanguina la Terra? Cosa avvertiamo quando il sig. Trump chiede il conto al Governo ucraino rapinandolo delle materie più pregiate che potrebbero garantire a quel popolo una resurrezione dopo tanta distruzione e morte con la minaccia di spegnere la tecnologia che ne garantisce la sicurezza? Credo che ormai tutto questo sia come una gomena che da tempo ci soffoca tutti. Siamo forse pesci ormai sulla nuda terra? Come e quando potremo spezzarla finalmente questa gomena? L’angoscia è nel non poter comprendere e non avere abbastanza fede per reagire concretamente a tali situazioni e specificatamente a queste che ormai da anni i media stanno documentando assieme a tutte le altre opportunità di informazioni che ognuno ha. Non sono più in grado di giustificare tutta questa violenza, sopraffazione, sfrontatezza. Non vedo ancora luce nel nostro mondo, ma mi aggrappo alla speranza che ci porti tutti verso una resurrezione prossima e che soprattutto questa speranza sia così solida da garantirla questa resurrezione.
Pierangelo Della Giustina Padova
