Fatti
Sudan: Oppizzi (Msf), “una violenza contro i civili inaudita, con attacchi alle infrastrutture e agli ospedali”
Va avanti senza tregua da 14 mesi il conflitto in Sudan che contrappone l'esercito regolare Saf alle Rsf. Una guerra particolarmente cruenta che ha sconfinato nella pulizia etnica nel West Darfur, come documentano i report delle organizzazioni per i diritti umani. Non ci sono stime ufficiali ma solo in quelle zone si calcolano tra le 10.000 e le 15.000 vittime civili. Oltre 8 milioni gli sfollati interni, altri 500.000 si sono rifugiati in Ciad e 600.000 in Sud Sudan. Sono ben 25 milioni le persone che hanno bisogno di assistenza umanitaria, ma in alcune aree del Paese ci sono blocchi agli aiuti. Parla al Sir Vittorio Oppizzi, responsabile dei programmi in Sudan di Medici senza frontiere. Anche i loro ospedali sono stati attaccati. Msf chiede a tutte le parti in conflitto “la protezione dei civili, delle infrastrutture civili e del personale sanitario". E alle Nazioni Unite di intercedere “per far sì che le parti rispettino gli obblighi del diritto umanitario internazionale e i donatori internazionali aumentino i finanziamenti per la risposta umanitaria in Sudan".