Suicidio assistito. Cantelmi (psichiatra): “Una risposta disumana. Non smetteremo mai di curare”

La risposta a chi chiede di morire non è l’eutanasia o il suicidio assistito ma è fatta di vicinanza, ascolto, accompagnamento. Occorre inoltre garantire a tutti i malati terminali l'accesso a cure palliative e terapia del dolore. Ne è convinto lo psichiatra Tonino Cantelmi, che lancia l’allarme sul fenomeno emergente di persone con patologie mentali che in Italia chiedono di accedere a queste procedure all'estero