MosaicoGianluca Dall’Aglio: «Se avessimo pannelli solari sui tetti di ogni capannone della provincia di Padova, potremmo coprire l’84,5 per cento del fabbisogno energetico delle nostre aziende».
«Se riuscissimo a installare pannelli solari sui tetti dei 16.912 capannoni industriali e artigianali della provincia diPadova, potremmo coprire l’84,5 per cento del fabbisogno energetico delle nostre aziende». Ad affermarlo è Gianluca Dall’Aglio, presidente di Confartigianato imprese Padova, basandosi sull’analisi svolta da SmartLand, società di valutazioni, analisi e strategie per la trasformazione, lo sviluppo e la rigenerazione urbana. «Questo significa – prosegue il presidente – che serve urgentemente anche alle imprese una misura straordinaria qual è il superbonus, che fino ad ora è stato destinato solo agli immobili residenziali. Le nostre aziende stanno pagando un prezzo altissimo per le commodities energetiche, ora vogliamo misure strutturali, perché la voglia di fare impresa non basta. Abbiamo affrontato la pandemia, abbiamo resistito a bollette impensabili fino a un anno fa, ma ora dobbiamo poter guardare al futuro con maggior fiducia». E a quanti hanno criticato bonus e superbonus Dall’Aglio risponde: «Il sistema dei bonus edilizi (ristrutturazione, facciate, sismabonus, superbonus ndr) stanno avendo un impatto straordinario. Non è un caso che sia proprio il settore delle costruzioni ad aver trainato la ripresa post-pandemia, registrando nel 2021, nel nostro Paese, un aumento del valore aggiunto del 13,6 per cento rispetto ai livelli del 2019 (più 0,4 per cento la manifattura e meno 4,4 per cento i servizi) e mantiene un andamento positivo anche nella prima parte di quest’anno: nei primi due mesi del 2022 la produzione delle costruzioni registra in Italia un aumento del 18,8 per cento su base annua, più intenso del più 7,0 per cento dell’Eurozona». In provincia di Padova sono presenti 897 aree produttive che ricoprono una superficie totale di 6.803 ettari, pari al 16 per cento del totale della superficie delle aree produttive nel Veneto, al 3,2 per cento della superficie totale della provincia e al 16,7 per cento della superficie urbanizzata provinciale. Sono 16.912 i capannoni industriali e artigianali, pari al 18 per cento del totale regionale, dei quali 1.890 (pari all’11,2 per cento del totale) risultano dismessi e non più utilizzati, dunque in condizioni precarie dovute all’abbandono e senza manutenzioni ordinarie o straordinarie. Per ipotesi, se pensassimo di installare pannelli fotovoltaici su tutti i tetti dei capannoni della provincia di Padova, considerando la superficie complessiva dei tetti che può essere stimata pari a 34 milioni di metri quadrati e mettendola in relazione alla capacità produttiva degli impianti fotovoltaici, si potrebbe raggiungere complessivamente una capacità produttiva elettrica di 4 Gw e una produzione annua di 4.400 Gwh, pari all’84,5 per cento del totale dell’energia consumata annualmente in tutta la provincia di Padova, garantendo l’autonomia produttiva del settore industriale (che consuma ogni anno 2.581 Gwh) e garantendo anche la possibilità di fornire tutta l’energia necessaria al settore dei servizi (1.430 Gwh/anno) e al settore agricolo (105 Gwh/anno).
Intervenendo solo sui 1.890 capannoni dismessi e riutilizzandoli come strutture per la produzione di energia elettrica, sui loro 3,8 milioni di metri quadrati di tetti, si potrebbero installare 400 Mw di potenza con una produzione di 440 Gwh, più che raddoppiando dunque l’attuale capacità produttiva fotovoltaica della provincia di Padova e producendo l’8,5 per cento di tutta l’energia consumata in provincia di Padova e pari al 17 per cento di quella consumata dal settore industriale. A oggi in provincia di Padova secondo dati del Gse, Gestore dei servizi energetici, sono installati (nel residenziale e non) complessivamente 26.905 impiantifotovoltaici pari ad una potenzialità di produzione media annua di circa 400 Gwh. I capannoni, grazie ai bonus, potrebbero rappresentare dunque una strategia immediata di intervento per la produzione di energia da fonti alternative, aumentando peraltro la sostenibilità delle stesse aree industriali.
Silvia Bedulli
