Mosaico | Sagre e FesteAlla buona cucina e al divertimento, la festa della comunità di Torre (dal 25 al 29 settembre e dall'1 al 4 ottobre) si affiancano anche proposte culturali per grandi e piccini.
La parrocchia padovana di Torre festeggia i due santi patroni con una sagra ricca di iniziative: nove serate dense di musica, cultura e divertimento iniziate venerdì 25 settembre animano la comunità fino a martedì 29, per poi riprendere da giovedì 1 a domenica 4 ottobre. La sagra vanta una tradizione di oltre quarant’anni legata alla celebrazione del patrono san Michele Arcangelo, ricordato l’ultima domenica di settembre. Ma negli anni i festeggiamenti si sono estesi anche alla prima domenica di ottobre, in onore della Madonna del rosario, compatrona della prima parrocchia sorta fuori dalle mura della città, secondo le testimonianze storiche che ne attestano la presenza subito dopo il Mille.
Attorno alle celebrazioni dei due santi ruotano quindi tutte le iniziative, a partire dalla giornata di domenica 27 in cui la comunità è invitata alle messe solenni delle ore 9.30 e 11, animate dai cori parrocchiali, per onorare il patrono. Alla preghiera si accompagna un pomeriggio di divertimento per i bambini e i ragazzi dai 6 ai 12 anni. A loro è dedicata la quarta edizione del “Gold garden bike”, una corsa in bicicletta non competitiva. I partecipanti si sfidano dalle ore 14.30 in un circuito su prato appositamente allestito nello spazio verde adiacente allo stand e dopo la gara potranno recuperare le energie al punto di ristoro, compreso nella quota di iscrizione. Terminata la sfida sulle due ruote, la pista si trasforma nel campo di battaglia dello “Schiuma party”. Alle 18 la premiazione della gara di dolci, mentre a partire dalle 21 il gruppo friulano Overfolk quintet animerà la serata con musiche irlandesi e folk. Anche giovedì 1 ottobre la musica sarà strumento di unione, anzi di integrazione fra culture diverse. Sul palco si esibirà infatti il gruppo Miorita che presenta canti e balli della tradizione rumena, offrendo così la possibilità ai parrocchiani di conoscere più a fondo le usanze delle numerose famiglie rumene presenti nella comunità.
Proprio le famiglie, di qualsiasi nazionalità, saranno le protagoniste della giornata di sabato 3 ottobre. Alle ore 16 scenderanno in campo i genitori della scuola elementare Davila per un torneo di calcetto. Al termine, i “calciatori per un giorno”, i tifosi e tutti i parrocchiani sono invitati sotto lo stand per una cena insieme in cui ai figli verranno offerte gratuitamente le patatine fritte. «Si tratta di un piccolo gesto – spiega il responsabile della tavola calda Vittorio La Creta – che esprime lo spirito di condivisione della festa, col proposito, nei prossimi anni, di proseguire in questa direzione per rafforzare il sentimento di accoglienza che anima noi volontari».
In serata, ci sarà il concerto dei tre cori parrocchiali, uno degli eventi più attesi: il Piccolo coro, il gruppo dei giovani Shema Israel e la corale di San Michele si esibiranno in chiesa dalle 20.45. Alle proposte di divertimento e alla buona cucina, che offre serate a tema con i piatti tipici della tradizione veneta, come bigoli in salsa, “musso”, seppie in umido e baccalà, si affiancano interessanti iniziative culturali. Per i più piccoli, l’appuntamento da non perdere è la lettura animata con presentazione del libro E tu, cosa vedi? di Anna Rettore di lunedì 28 settembre alle 20.45. Per i più grandi, invece, lunedì 2 ottobre alle 21 è previsto un incontro con la storia attraverso la mostra “La vita e gli affetti nella Grande Guerra”. In un programma così ricco di iniziative, uno spazio speciale è riservato alle proposte di fede. Oltre alle messe solenni di domenica 27 in onore di san Michele, la comunità è chiamata a festeggiare, domenica 4 ottobre, la compatrona. Alla celebrazione delle ore 11 sono invitate tutte le coppie che festeggiano il 25° e il 50° anniversario di matrimonio per un pensiero di ringraziamento e per un pranzo comunitario sotto lo stand. «La festa – afferma infatti il parroco don Giuseppe Tommasin – è un’occasione preziosa per crescere tanto nella fede quanto nella collaborazione fra parrocchiani. È una palestra per testimoniare la bellezza di essere uniti nel nome di Cristo».
