È un quadro molto noto, le cui riproduzioni non sono difficili da ritrovare tra le icone che le persone portano con sé o tengono a casa. Dell’originale, però, si sono perse le tracce. È un giallo, quindi, quello che avvolge la celebre Madonnina dipinta alla fine dell’Ottocento da Roberto Ferruzzi (1853-1934), artista che trascorse la seconda parte della sua vita a Luvigliano di Torreglia, paese che ora ospita la prima proiezione ufficiale del docufilm a lui dedicato.
Registrato il tutto esaurito per la data del 24 ottobre è stata già programmata una replica nel pomeriggio di domenica 26 al cinema La Perla (iscrizione gratuita ma necessaria sul sito) per riscoprire così l’uomo al di là del celebre quadro, la cui fama – ricorda il sindaco di Torreglia Marco Rigato citando un passo del documentario – si dice essere di gran lunga superiore a quella del suo autore. «L’intento dell’amministrazione è valorizzare la riscoperta e la memoria storica di Ferruzzi legandolo a Torreglia, territorio alla fine del secolo culturalmente fecondo grazie alla presenza di cenacoli culturali e diverse personalità, come il musicista Cesare Pollini – spiega il primo cittadino motivando la scelta del Comune di promuovere questo progetto – Negli anni Novanta del Novecento, poi, l’allora amministrazione acquistò una ventina di quadri del pittore e una decina d’anni fa venne fondata un’associazione a lui dedicata con l’obiettivo di valorizzarlo attraverso specifiche iniziative. Siamo una comunità che si sta muovendo sulla scia di questo personaggio e ci è sembrato, dunque, giusto fare un investimento per la realizzazione del docufilm, reso ancora più accattivante dagli aneddoti sulla Madonnina e dai riferimenti alle leggende attorno alla sua sparizione».
Prodotto direttamente dal Comune di Torreglia con il contributo dell’azienda Luxardo e Studio Verde, Roberto Ferruzzi. Il pittore della Madonnina – ecco il titolo del prodotto filmico già presentato alla mostra del cinema di Venezia – racconta dunque la storia del pittore, nato a Sebenico, in Croazia, e trasferitosi prima nella città lagunare e poi sui Colli padovani. La scrittura e la regia sono affidate a Giacomo Ravenna, talento tauriliano già attivo in altri progetti documentaristici incentrati sul territorio e sulla storia euganea. Per dare volto a Ferruzzi, invece, è stato scelto l’attore Vittorio Attene incaricato di condurre il pubblico nei luoghi principali della vita dell’artista – toccati anche dalle riprese – e alla riscoperta delle sue opere principali.
Tra queste non manca certamente la celebre Madonnina, esposta alla Biennale d’arte di Venezia 1897 e in origine pensata come maternità ispirata da una giovane madre con bambino di quella Torreglia fatta ora rivivere da coprotagonista sullo schermo. «Dal punto di vista ambientale e culturale il nostro paese alla fine dell’Ottocento era proprio una perla, grazie al dinamismo artistico, alle ville storiche abitate dai padovani e alla presenza della rete tranviaria di collegamento con la città – illustra Rigato – Il motivo per cui le persone si ritrovavano qui era il benessere fisico dato dal contatto con la natura, stimolante poi per l’attività artistica. Per noi oggi è bello riscoprire da tale punto di vista il territorio e aumentare così la consapevolezza sulla sua conservazione, in quanto unico e raro. Il recente riconoscimento della riserva naturale Mab Unesco dei Colli Euganei conferma questo binomio uomo-natura già conosciuto e vissuto, dunque, all’epoca». Un legame sottolineato ora anche dal docufilm su Ferruzzi, la cui Madonnina nasconde una piccola anima euganea che vale la pena raccontare.
Per prenotare i biglietti: teatroperla.it; tel. 049-5211544 oppure cell. 331-3279643.