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Uidlm, la sezione padovana: più di 250 utenti seguiti nel 2021
La sezione padovana collabora in sinergia con la Fondazione Federico Milcovich
MosaicoLa sezione padovana collabora in sinergia con la Fondazione Federico Milcovich
Nella sezione padovana Uidlm, nel complesso sanitario dei Colli, forte e integrata è la collaborazione con la fondazione Federico Milcovich (collocata anch’essa all’interno del complesso). Qui è presente un centro di riabilitazione che si occupa di fisioterapia e, attraverso collaborazioni con diverse professionalità, si affronta la presa in carico globale degliutenti: aspetti psicologici, logopedia, visite specialistiche, assistenza sociale, sostegno nella scelta e prescrizione di ausili per la vita quotidiana, dialogo con le famiglie e i caregiver. Nel 2021 gli utenti seguiti sono stati 256 (152 maschi e 104 femmine) − 35 dei quali nuovi utenti rispetto all’anno precedente − in fasce d’età così distribuite: 17 in età evolutiva (0-18 anni), 56 giovani (19-40 anni), 136 adulti (40-70 anni) e 47 pazienti over 70. Le patologie trattate sono malattie neuromuscolari rare come distrofie e atrofie muscolari e, tra le altre, la sclerosi laterale amiotrofica. «I progetti di Uildm in collaborazione con la Fondazione Milcovich – aggiunge il presidente Giovanni Zampieri, dottorando in Scienze sociali – hanno riguardato la gestione dell’ambulatorio fisioterapico per la valutazione respiratoria in collaborazione con la Chiesa Valdese, il progetto di fisioterapia in acqua, ma anche la collaborazione con due squadre padovane di powerchair hockey (hockey in carrozzina elettrica): Avengers e Coco Loco; ancora, il trasporto inclusivo con autisti volontari, il servizio civile, la collaborazione con la Consulta delle malattie neuromuscolari del Veneto. Abbiamo partecipato fin dall’inizio alla progettazione del parco comunale inclusivo sensoriale a Padova “Albero del tesoro” e aderiamo regolarmente alle giornate nazionali del volontariato. Per il futuro ci piacerebbe ampliare i nostri spazi; vorremmo potenziare i canali social e la collaborazione con il servizio civile universale».