Chiesa | DiocesiPietre vive e preziose, Fratte terra di vocazioni sacerdotali, religiose, missionarie è il titolo del libro di Stefano Zuanon, presentato a inizio febbraio nel contesto delle celebrazioni per il centenario della chiesa parrocchiale di San Giacomo apostolo (1925-2025) e dell’Anno Santo.
Raccoglie i profili di un numero sorprendente di religiosi, religiose e sacerdoti originari di Fratte, parrocchia di oltre tremila anime e che cento anni orsono ne aveva appena la metà. Quella di Fratte è una terra fertile, lussureggiante, ricca d’acqua, che favorisce varietà di coltivazioni e allevamenti. Ma è anche, o meglio è stata, una terra feconda dal punto di vista vocazionale, ricca di spiritualità, che ha fatto germogliare e fiorire una singolare schiera di vocazioni sia al ministero sacerdotale che alla vita consacrata. Più di ottanta “figli” di questa terra hanno lasciato tutto per seguire Cristo umile e povero. La loro vita, spesa per la causa del Vangelo, è un tesoro prezioso di cui fare memoria, da tenere vivo, da tramandare con profonda gratitudine e un pizzico di sano orgoglio paesano. Attraverso di loro, infatti, il nome di Fratte si è diffuso in tante parti del mondo. Ecco il perché di un libro, frutto di ricerca e documentazione attenta e rigorosa del prof. Stefano Zuanon (frattese doc), che celebra “pietre vive” che continuano con la loro opera a vivere nel tempo. La parrocchia di Fratte ha voluto guardare con ammirazione e gratitudine a questi fratelli e sorelle consacrati che, assistendo i malati e i sofferenti, nell’insegnamento o nel servizio pastorale in Italia e nel mondo, ma anche talora attraverso una vita contemplativa, hanno contribuito alla grande opera iniziata dall’unico Signore. «Nel corso di questi anni di servizio pastorale come parroco – attesta don Domenico Zaggia – è stato motivo di gioia scoprire una tale varietà e ricchezza di vocazioni, che hanno caratterizzato la vita di questa parrocchia in un arco di tempo non molto lungo ma intenso, all’incirca dal 1920 al 1970, quando erano parroci don Francesco Donazzan (1920-1944) e don Vittorio Fabris (1944-1970)». I parrocchiani di Fratte hanno motivo di essere orgogliosi della varietà di vocazioni germogliate nel giardino della comunità. Il loro contributo all’opera di evangelizzazione è stato ed è grande. Nel 2025 la parrocchia di Fratte celebra il centenario dell’edificazione della chiesa attuale (1925), il cui artefice è stato il parroco don Francesco Donazzan. Si tratta di un anniversario significativo da vivere con gratitudine nei confronti delle precedenti generazioni, che hanno lasciato in eredità una bella chiesa fatta di mattoni. Ma quale occasione migliore per ricordare con altrettanta gratitudine la straordinaria serie di “pietre vive” rappresentate dai parrocchiani, che in questa chiesa hanno ricevuto il battesimo e la cresima, alimentato la fede con l’eucaristia, maturato nel cuore l’ideale del dono di sé al Signore e alla Chiesa nella vita consacrata. Il 2025 è anche l’anno giubilare. “Pellegrini di speranza” è il filo conduttore del Giubileo. Come non riconoscere in questi fratelli e sorelle dei pellegrini nella fede, che hanno seminato speranza in tanti angoli del mondo, testimoniando con la vita l’amore per il Signore e per il prossimo.
