Mosaico | Sagre e FesteA Codiverno, sabato 28 settembre, torna la processione con la Madonna del trasporto. Una tradizione molto sentita, che risale al 1824 e che coinvolge ancora oggi l'intera comunità.
Il 26 settembre 1824 non è esattamente una data di quelle passate alla storia. Le fonti non riportano in essa grandi battaglie o sconvolgimenti politici di rilievo, mentre gli almanacchi non segnalano neppure una nascita o una morte di un illustre letterato, di una testa coronata o di qualche insigne figura ottocentesca. Ma questa data anonima è per la piccola comunità di Codiverno, frazione del comune di Vigonza, importantissima. Il 26 settembre 1824, la nobile famiglia dei Linguazza de Mejaniga, residente ai confini della comunità, fece dono alla parrocchia di una statua della Madonna.
La statua, in quell’occasione, attraversò materialmente tutto il paese fino al suo ingresso in chiesa. Un evento apparentemente insignificante, ma che a Codiverno è diventato il simbolo di una rinnovata devozione alla Madonna, e che viene ricordato, da quasi duecento anni, la quarta domenica di settembre, come la “Madonna del trasporto”.«Fino a qualche anno fa si festeggiava anche la sagra paesana – rivela il parroco, don Fernando Fiscon – eppure, da un po’ di tempo, la parrocchia ha iniziato a rievocare il “trasporto” della Madonna con una processione».L’appuntamento è il 28 settembre: al termine della messa delle 8 del mattino centinaia di persone si affolleranno, come gli anni scorsi, davanti alla casa della famiglia Bigon, scelta perché è la più vicina al confine tra Codiverno e Cadoneghe. Una “rievocazione”, insomma, degli antichi nobili Linguazza. La processione prenderà il via poco prima delle 10: la statua della Madonna verrà posta sopra un carretto spinto dai ragazzi di terza media, cresimandi proprio quest’anno. Tutti vestiranno con una tunica azzurra e una fascia blu come richiamo alla Madonna. Alle 10.30 l’arrivo in chiesa per la messa, al termine della quale ci sarà il pranzo comunitario. «È una festa alla quale siamo molto legati – confida don Fernando – da una parte ci fa iniziare insieme, con un forte momento di comunità, il nuovo anno pastorale, dall’altra ci permette di affidare tutta Codiverno a Maria, trasportata, come duecento anni fa, per le vie del paese».Per don Fernando Fiscon, parroco di Codiverno dall’ottobre scorso, sarà la prima festa della “Madonna del Trasporto”: «Ho avuto, in questi primi mesi, un’ottima impressione di questa realtà, una parrocchia che è davvero comunità: oltre alle tante relazioni positive, in questo piccolo paese c’è una buona partecipazione alla vita liturgica e alla preghiera».
