Mosaico
La mattina, quando le lancette rosicchiano i secondi e il tavolo della cucina con la tazza della colazione sembra essere lontano mille miglia dal giaccone appeso nell’ingresso di casa, c’è un momento in cui il tempo si cristallizza. Una sorta di “freeze” che prima di divenire popolare nei reality, è realtà nel quotidiano delle nostre case. I piccoli di casa sono quasi pronti per uscire. Il più delle volte la paura di un’interrogazione o di un compito riempie il loro zainetto al punto che non c’è più nemmeno uno spazietto libero per la voglia di andare a scuola. Ma poi arrivano le mani della mamma, che sistema il giaccone, aggiusta il berretto in testa e, guardandoli negli occhi, annoda loro la sciarpa attorno al collo. Una coccola, un gesto semplice e scontato, che diviene un caldo abbraccio simbolico, che incoraggia e che parla di cura e protezione.
Avvolta attorno al collo, la sciarpa protegge dal freddo delle giornate invernali e ti fa sentire al caldo quando a spirare sono i venti gelidi della brutalità umana. Ed è proprio per contrastare questi venti, che gelano il corpo e l’anima anche quando il termometro suda sotto il solleone, che in queste settimane in Germania è stata realizzata una grande sciarpa.
“Stricken gegen Gewalt” (“Lavoro a maglia contro la violenza”) è l’iniziativa lanciata dall’associazione berlinese “Space Lama”, che ha coinvolto centinaia di persone. Impegnata dal 2020 contro gli abusi sessuali su bambini e adolescenti, “Space Lama” ha chiesto alle persone di lavorare a maglia sciarpe alte 15 centimetri e lunghe un metro, che sono state poi cucite insieme per creare un’unica grande sciarpa. I kit per lavorare a maglia sono stati forniti gratuitamente fino a giovedì scorso, 30 ottobre, dall’associazione che ha messo a disposizione i filati in tutto il Paese. Le “piccole” sciarpe di un metro possono essere recapitate all’associazione ancora fino al 7 novembre. Ad oggi non si conoscono le dimensioni effettive di questa maxi-sciarpa, ma si può tranquillamente dire che la risposta della gente – contattata soprattutto attraverso i social media, dove sono stati pubblicati dei veri e propri tutorial – è andata ben oltre ogni più rosea previsione e in poche settimane ha preso vita la “sciarpa più lunga” della Germania, che ad oggi è lunga un paio di chilometri.
Domenica scorsa, 2 novembre, la grande sciarpa colorata ha avvolto a mezzogiorno il duomo di Colonia. Il tutto è stato documentato sull’account Ig di “Space Lama”. Una grande catena umana ha abbracciato il duomo della città tedesca, dove secondo la tradizione sono custodite le reliquie dei re magi. Donne e uomini di ogni età, si sono uniti sotto il primo sole di novembre, per dare un segno visibile contro la violenza sessuale sui bambini. Niente scontri o parole accese, ma solo musica e danze per dar vita ad un colorato simbolo di forza in difesa di chi è troppo piccolo per difendersi dalla brutalità umana. La lunga sciarpa ha abbracciato il duomo, in buona parte ancora fasciato dalle impalcature dei recenti interventi di restauro.
“La maggior parte della sciarpa, oltre 500 metri, è stata realizzata a Colonia, ed è per questo che abbiamo voluto dare ai cittadini di Colonia l’opportunità di presentare la loro sciarpa”, spiega alla “Kölner Rundschau” Fahramars Engelhardt, presidente del consiglio di amministrazione di “Space Lama”. Il duomo di Colonia è stato scelto per un doppio motivo: da un lato è il simbolo della città tedesca, dall’altro si è voluto dare un segno concreto anche contro gli abusi sui minori che, in passato, hanno interessato la Chiesa tedesca.
Quella di domenica scorsa è stata solo la prima tappa del viaggio della “sciarpa contro la violenza” promossa dall’associazione “Space Lama”. Il prossimo appuntamento sarà il 18 novembre a Berlino. A mezzogiorno sarà srotolata attorno al palazzo del Reichstag, che ospita il Deutscher Bundestag, in occasione della Giornata europea peer la protezione dei minori contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali.
Successivamente sarà stesa sul prato davanti al palazzo sede dal 1990 del parlamento federale tedesco per formare una grande immagine eloquente e suggestiva, un potente segnale visivo per chiunque la vedrà.
Durante le catene umane del 2 e 18 novembre, l’associazione ha raccolto e continuerà a raccogliere firme per una petizione, diffusa anche online, che chiede che il sistema giudiziario tratti i bambini vittime di abusi in modo a misura di bambino.
“La protezione dei minori ha bisogno di molto di più che semplici parole – spiegano da Space Lama sul loro account Ig – ha bisogno di attenzione, consapevolezza pubblica e azioni di reale cambiamento. Insieme a tutti quelli che aderiranno alla petizione desideriamo affermare che non ci voltiamo dall’altra parte. Siamo in prima linea”.
Tra le altre cose, la petizione chiede che i bambini vittime di abuso vengano intervistati una sola volta tramite video, per evitare ulteriori traumi. L’associazione chiede inoltre che le pene minime per abusi sessuali e abusi sessuali aggravati in Germania siano raddoppiate, rispettivamente a due e quattro anni.
In poche settimane la “Sciarpa contro la violenza” ha coinvolto oltre mille persone. Molte di queste non avevano mai preso in mano un paio di ferri. Se un tempo, lavorare a maglia (così come all’uncinetto) era una di quelle cose che si imparava dalla mamma o dalla nonna, oggi a fare da “insegnanti” sono i tutorial pubblicati su YouTube. Le istruzioni sono più che precise e puntuali: larghezza 15 centimetri, lunghezza circa un metro, 18-21 maglie lavorate a diritto (così la sciarpa non si arrotola), ferri numero 10.
In varie parti della Germania sono nati dei veri e propri gruppi di lavoro a maglia, che hanno inviato le loro foto all’associazione berlinese, che ha risposto loro, sempre via Ig. “Un grazie particolare – scrivono – va a tutti i partecipanti e ai gruppi di lavoro a maglia che ci hanno inviato le foto. Le vostre foto ci mostrano quanto questa campagna sia colorata, creativa e solidale, e ci danno la speranza che insieme possiamo davvero fare la differenza”.
A sostenere la campagna sono stati in queste settimane alcuni rinomati produttori tedeschi di filati. Non solo. Ci sono stati anche negozi che, in segno di adesione alla campagna, hanno messo a disposizione kit di filati.
Quella che centinaia di mani hanno realizzato in Germania non è solo una semplice sciarpa colorata. È molto di più. È una vera e propria rete di persone che, al di là degli slogan e di un mero sentimento giustizialista, si sono messe insieme per dare un segno concreto contro la violenza sui minori e per promuovere una cultura incentrata sulla cura e sulla difesa dei più piccoli.
Il lavorare a maglia di tante donne (e uomini) è stato in questi mesi ben più di un hobby. È divenuto occasione di confronto e di attenzione. A partire dal basso. Perché la difesa dei più piccoli dai venti della brutalità umana, che gela il corpo e l’anima, parte dal gesto tanto semplice quanto concreto di avvolgerli con una sciarpa colorata, capace di farli sentire abbracciati e protetti nei luoghi della loro quotidianità.