Mosaico | Sagre e FesteÈ questo il tema attorno al quale ruotano tutte le proposte della sagra di Baone che coincide con la festa liturgica dell'Esaltazione della santa Croce. Fino al 15 settembre, dunque, tanta cultura e tanti incontri, ricordando che la croce di Cristo non è solo un pendagio o un amuleto, ma la forma che ogni cristiano è chiamato a dare alla propria vita.
Far festa attorno alla croce: è l’obiettivo della sagra parrocchiale di Baone che dall’11 al 15 settembre vedrà impegnata la comunità in cinque giorni di incontri e proposte culturali, tempi aggregazione e di preghiera.
«Ci siamo lasciati ispirare – racconta il parroco don Marco Galante – dal tema del conformare la nostra vita alla croce. Per due motivi: la concomitanza della sagra con la festa liturgica dell’Esaltazione della santa Croce e la presenza in parrocchia di un prete novello. In particolare ci ha colpito il passaggio del rito di ordinazione che recita: “Renditi conto di ciò che farai, imita ciò che celebrerai, conforma la tua vita alla croce di Cristo nostro Signore”». Invito valido non solo per un prete ma per ogni cristiano.
«La croce non è un amuleto o un pendaglio di moda – aggiunge il parroco – Siamo chiamati a una forma di vita sulla croce. E la forma della croce è il dono. Questo l’impegno per la nostra comunità». La sagra, oltre allo stand gastronomico e proposte di serate danzanti, offrirà la visione della mostra fotografica “Scatti sacri”, allestita in chiesa dal Fotoclub di Este e visitabile tutte le sere, con un percorso spirituale di dieci opere sul tema del dono. Per sabato 13 settembre viene organizzata per la seconda volta la “Passeggiata spirituale”. Il ritrovo è per le 8.30. Accompagnati da Antonio Mazzetti, gran conoscitore dei colli Euganei, si saliranno le pendici del monte Cecilia dal versante sud, verso i luoghi in cui sorgeva il monastero degli agostiniani a Terralba, per poi scendere verso Ca’ Barbaro, fino alla Madonnetta delle Ave in località Monte Buso, alla scoperta di storia e tradizioni del territorio.
«Ricorderemo il percorso compiuto da due pastori che, scendendo il venerdì santo da Terralba per confessarsi, hanno avuto l’apparizione della Madonna, in manto nero, che chiese loro di ricordare al padrone morente la decisione di costruire un capitello mariano. Tornati a casa, riferirono al padrone il messaggio. Questi guarì e costruì la cappellina: è la chiesetta di Monte Buso detta della Madonna dei miracoli, dell’Ave o della torre».
Domenica 14 la messa solenne si terrà alle 11. Al termine tutta la comunità si ritroverà per il pranzo. Alle 16, l’associazione culturale Terracrea, con Laura Cavinato e Valerio Mazzucato, proporrà a ragazzi e famiglie lo spettacolo La storia de sior Intento. Alle 17.30 in chiesa, il coro Montevenda si esibirà in un concerto per sostenere le attività parrocchiali. Nella chiesa vecchia infine verrà allestita per tutti i giorni della sagra una mostra di ricamo e cucito.
