Mosaico
Una vita senza dolore è possibile. L’algologo è il medico a cui rivolgersi
Molti tipi di dolore: per tutti c’è una cura specifica. L’algologo è il medico specialista a cui rivolgersi
MosaicoMolti tipi di dolore: per tutti c’è una cura specifica. L’algologo è il medico specialista a cui rivolgersi
Non tutti i dolori sono uguali: c’è il dolore “utile” che ci avvisa che qualcosa di patologico sta accadendo al nostro organismo, c’è il dolore “acuto”, il dolore “complesso”, il dolore “persistente” e quello “cronico”. Fortunatamente tutti gli stati dolorosi possono essere trattati e curati grazie all’algologia, una disciplina medica che riduce o annulla le sintomatologie dolorose. L’algologo è capace di valutare il dolore in ogni sua forma, sia come sintomo sia in quanto malattia vera e propria, quando cioè gli stati dolorosi diventano persistenti o cronici e resistono ai farmaci. Quando il dolore degenera in malattia, va indagato e curato tempestivamente per evitare danni fisici e psichici permanenti, scegliendo la terapia più adeguata in base alla tipologia dello stimolo doloroso e alla sua gravità. L’algologia utilizza non solo farmaci analgesici, ma anche interventi mini-invasivi che non provocano cicatrici o traumi, come i trattamenti infiltrativi, la radiofrequenza, le denervazioni, le decompressioni e la stimolazione elettrica percutanea (Pens). Il Servizio di algologia del Poliambulatorio Arcella può valutare ambulatorialmente i meccanismi alla base del dolore, riconoscere le cause e scegliere la terapia antalgica più opportuna. Un dolore cronico, che non passa con le cure tradizionali, può causare invalidità e depressione reattiva. In Italia, circa il 25 per cento della popolazione soffre di dolore cronico non oncologico. Gestire il dolore senza rischi per la salute è possibile affidandosi a un medico esperto. Ne parliamo con il dott. Pierluigi Manchiaro, specialista in anestesia e rianimazione, farmacologia clinica e terapia antalgica presso il Poliambulatorio Arcella di Padova. «Il dolore cronico dura più di due mesi. Uno dei casi più comuni è una sintomatologia dolorosa non trattata efficacemente che si cronicizza. Esistono due tipi di trattamento: uno occasionale in sala operatoria per patologie dolorose mantenute da neuropatie, come mal di schiena, patologie lombari, lombo-sacrali, dolore artrosico, cefalea cervicogenica, nevralgie; e uno realmente cronico, che dura tutta la vita, tramite trattamenti di graduale invasività, ma sempre mini-invasivi. Dalla terapia farmacologica o riabilitativa si può passare a protocolli di terapia più interventistica, come trattamenti infiltrativi selettivi (infiltrazioni per sciatica, infiltrazioni epidurali) o tecniche avanzate come la radiofrequenza pulsata o termica, interventi sul disco intervertebrale o sul dolore discogeno, endoscopia spinale e neuro modulazione spinale. L’endoscopia spinale rimuove le aree dolorose coinvolgenti i nervi spinali e permette una mappatura del canale spinale. La neuro modulazione spinale utilizza sistemi elettrici impiantabili per gestire i sintomi mantenuti da patologie del sistema nervoso centrale. Quindi, abbiamo molte tecniche per la gestione del dolore cronico, poco invasive e ben tollerate. Per curare una patologia complessa, si possono combinare diverse tecniche e approcci». Per informazioni: poliambulatorioarcella.it