Mosaico | Sagre e FesteL'appuntamento è dal 12 al 18 giugno per un evento che lo scorso anno ha visto il passaggio di testimone dalla parrocchia alla pro loco per quanto riguarda l’organizzazione. Sancita così la relazione tra comunità e associazione che guardano unite al bene di tutto il paese. Il sogno: un centro anziani da 80 posti, finanziato dalla pro loco da donare al comune per le attività dei nonni e non solo.
Una comunità unita. È questa l’immagine che porterà a casa da Veggiano chi visiterà il paese nei giorni della sagra, in programma dal 12 al 18 giugno. Per i festeggiamenti in onore del compatrono Sant’Antonio (il titolare è sant’Andrea), mettono infatti in campo le proprie forze ben quindici delle venti associazioni registrate nell’albo comunale. Se non è un record, poco ci manca.
Motore della manifestazione sono la parrocchia e la pro loco: dall’anno scorso la seconda è subentrata alla prima nell’organizzazione della manifestazione. Se le celebrazioni religiose del 13 giugno continuano, ovviamente, a essere il perno su cui ruota la festa, una sottolineatura particolare la merita il fatto che il passaggio di consegne tra i due gestori è stato tutt’altro che problematico: «Ricordo la sagra del 2013 come un’esperienza molto positiva», commenta il presidente della pro loco Luciano Giordani. «L’intervento della pro loco è stato provvidenziale – conferma il parroco don Enrico Rodighiero – Ho avuto modo di scrivere che essa costituisce un’associazione preziosa, ingegnosa e instancabile. Ci ha sgravato del peso dell’organizzazione e oggi ci si aiuta reciprocamente, in un clima sereno e con intenti condivisi, anche perché nella pro loco operano molte persone attive pure in parrocchia».
Quest’anno, poi, il coinvolgimento di tutto il paese nella sagra è ancora più sentito perché la festa si pone l’obiettivo di raccogliere i fondi necessari a concretizzare un progetto destinato a migliorare in maniera significativa la qualità della vita a Veggiano: «Come pro loco – spiega il presidente Giordani – vorremmo costruire un centro anziani con una sala da 80 posti e annessa una cucina da usare per la sagra ma a disposizione di tutte le associazioni che ne faranno richiesta. Si tratta di una struttura di cui in paese c’è proprio bisogno: oggi gli anziani si ritrovano una volta alla settimana in centro parrocchiale. Noi vorremmo donare loro un luogo che possa accoglierli tutti i giorni. Mi piace poi sottolineare la decisione niente affatto scontata presa dal direttivo della nostra associazione: anche se sarà la pro loco a finanziare il grosso del progetto, la proprietà del centro anziani andrà al comune, con il quale esiste già un accordo verbale, perché vogliamo farne uno spazio al servizio dell’intera comunità paesana».
La decisione della pro loco testimonia anche della qualità del rapporto che intercorre tra l’associazione e l’amministrazione comunale: «Quest’ultima ci dà sempre una grossa mano ed è sensibile al problema della mancanza di un punto di aggregazione per le persone più avanti con l’età. Costruire il centro anziani comporterà una spesa di 260 mila euro. Contiamo di avviare il cantiere entro la prossima primavera, in modo da poter metter sul piatto anche le risorse che riusciremo a raccogliere a fine agosto con la sagra del gnocco».
Gli gnocchi sono i protagonisti pure sulle tavole della festa di sant’Antonio: «Sono rigorosamente fatti a mano dalle nostre donne. La cucina è a vista: guardare per credere. Li proponiamo con una decina di condimenti diversi, dal salmone allo speck e porcini, preparati freschi tutti i pomeriggi. Fa eccezione il ragù d’anatra, la nostra specialità, che per essere preparato a regola d’arte richiede tre giorni di lavorazione».
Saranno circa centoquaranta i volontari di tutte le età che si alterneranno in cucina, alle griglie e al servizio ai tavoli. Rappresenteranno, come detto, la maggior parte delle realtà aggregative paesane, dall’Azione cattolica alle società sportive, dall’associazione Veggiano solidale alla Caritas. «A quest’ultima verrà devoluta una parte degli introiti. Il 19 luglio, poi, organizzeremo, sempre in favore della Caritas, la festa della solidarietà, con panini caldi e frittelle. Siamo consapevoli che in paese ci sono numerose situazioni di bisogno. Tante persone originarie di qui o immigrate hanno perso il lavoro e faticano a pagare le bollette e la retta della scuola dell’infanzia. Per fortuna Veggiano può contare su una rete di volontariato e di solidarietà davvero importante, come dimostrano questa e altre iniziative in favore di chi è in difficoltà».
