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Venerdì Santo a Kiev e Žytomyr. Mons. Jazlovetskyi (vescovo ausiliare): “La gente si chiede perché, massacrata senza colpa”
Settimana Santa sotto il suono delle sirene e la rabbia dei russi per la perdita dell’incrociatore missilistico Moskva. A raccontarcela è mons. Oleksandr Jazlovetskyi, vescovo ausiliare della diocesi di Kiev-Žytomyr nel giorno in cui, Venerdì Santo, la Chiesa fa memoria della Passione di Gesù. “Ho sentito cadere tante bombe e sono andato anche sui luoghi dove sono cadute. Difficile però dire quali siano i volti delle croci che più mi hanno colpito. Mi vengono in mente i bambini nei rifugi, seduti in attesa che l’allarme finisse. La gente che recita i rosari sotto i bombardamenti. Il pianto delle mamme per le figlie stuprate e uccise. I funerali. Per le persone è molto doloroso. Pensano che quello che stanno vivendo sia una sofferenza ingiusta. Questa ingiustizia è forse la croce più grande che prende dentro tutte le altre”