Veneto, approvata la nuova legge sull’agricoltura sociale
Approvata una nuova legge regionale che semplifica le procedure per l’avvio delle fattorie sociali, riconoscendole come strumenti di inclusione e parte integrante del welfare pubblico-privato in Veneto
Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato una nuova legge che riforma e semplifica il quadro normativo sull’agricoltura sociale. Il provvedimento, proposto dalla consigliera Sonia Brescacin, aggiorna la legge regionale del 2013 e mira a facilitare l’avvio delle fattorie sociali, riducendo gli adempimenti burocratici attraverso l’introduzione della SCIA comunale (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
Attualmente le fattorie sociali attive in Veneto sono circa 40. La nuova legge punta a incrementarne il numero, riconoscendone il ruolo nel sistema di welfare integrato pubblico-privato, in particolare per l’inclusione lavorativa di persone in condizione di fragilità e per progetti educativi e riabilitativi rivolti a minori, anziani, disabili e persone detenute o ex detenute.
Secondo l’assessore regionale all’Agricoltura, Federico Caner, il testo consolida la “multifunzionalità” dell’impresa agricola e si inserisce in un percorso di sburocratizzazione a sostegno del settore primario. L’assessora alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, ha sottolineato il valore delle fattorie sociali come strumenti di welfare comunitario, anche in relazione ai percorsi alternativi ai tradizionali centri diurni per persone con disabilità.
La Regione prevede anche l’avvio di specifici percorsi formativi per gli operatori socio-sanitari coinvolti in queste attività.