Chiesa | DiocesiGiornata di amicizia, formazione e festa per adulti e famiglie – il 5 gennaio scorso all’abbazia di Carceri – dal titolo “Le radici: in terra o in cielo?”
Adulti e famiglie dell’Azione cattolica del vicariato di Monselice hanno potuto godere di una giornata di amicizia, formazione e festa lo scorso 5 gennaio all’abbazia di Carceri. L’iniziativa – dal titolo evocativo “Le radici: in terra o cielo?” – rappresenta il secondo momento di un cammino iniziato a settembre con il gemellaggio tra l’Azione cattolica del vicariato di Monselice e quella di Venezia. Simonetta Nicoletti, vicepresidente per gli adulti della presidenza vicariale, spiega: «Abbiamo pensato di organizzare alcuni momenti per incontrarci, creare relazioni e rafforzare i legami nel nostro territorio. Se spesso c’è attenzione verso i giovani, questa iniziativa si concentra invece sugli adulti». La giornata – iniziata con una fragrante colazione – è proseguita con la visita guidata dell’abbazia, luogo che custodisce secoli di storia e spiritualità. Successivamente, una tavola rotonda ha offerto spunti di riflessione e dialogo grazie agli interventi di tre ospiti. Don Massimo De Franceschi, parroco di San Francesco in Padova ha aperto il dibattito con questa provocazione: «Come possiamo, all’interno delle nostre famiglie e comunità, coltivare e rafforzare le radici della fede, trasmettendola ai nostri figli nonostante le sfide del mondo contemporaneo?». A seguire, il presidente diocesano Marco Cavinato ha riflettuto sullo stile di prossimità, caratteristico dell’Azione cattolica, nel costruire relazioni di qualità nei luoghi della vita quotidiana e della fede. Infine, Luisa Bellomo ha portato uno sguardo giovane sul futuro, interrogandosi sulle sfide della società e sulle modalità per essere germogli di speranza. La mattinata – per gli oltre quaranta partecipanti – si è conclusa con la celebrazione della messa e il pranzo al sacco. «Il cammino vuole essere un’occasione per uscire dai confini parrocchiali e costruire ponti tra le diverse comunità». Quanto è stato vissuto domenica 5 gennaio è solo una tappa di un percorso più ampio, che continuerà in primavera con un nuovo incontro. Come ribadisce Simonetta Nicoletti, «la formazione è parte dello stile dell’Azione cattolica: un’attenzione costante alla crescita personale e spirituale, e, perché no, di incontri belli che possano essere piacevoli anche dal punto di vista culturale». (A. C)
