MosaicoDiffuso in questi giorni da Veneto agricoltura il report completo sulla produzione vitivinicola regionale della passata stagione che si è caratterizzata con buoni risultati nonostante l'andamento meteo inconsueto e altalenante che ha determinato un calo della produzione.
È stato diffuso in questi giorni da Veneto Agricoltura il report completo sulla produzione vitivinicola regionale della passata stagione, caratterizzata da buoni risultati nonostante l’andamento meteo inconsueto e altalenante che ha determinato un calo della produzione.
I numeri indicano che la scorsa vendemmia ha prodotto in Veneto 8,5 milioni di ettolitri, in calo del 16,5 per cento rispetto al 2016, quota che in ogni caso conferma la regione in cima alla graduatoria nazionale. Secondo i dati di Avepa elaborati dalla statistica regionale, nel 2017 la superficie del vigneto veneto è cresciuta del 4,8 per cento raggiungendo i 91.350 ettari, di cui 80.255 già in produzione. Nel dettaglio provinciale, salgono rispetto al 2016 i vigneti di Padova (più 7,1 per cento), Venezia (più 11,2) e Treviso (più 10,8) con il vitigno Glera, quello della produzione di Prosecco, in veste trainante. Continuano ad aumentare rispetto al 2016 i quantitativi di uve Doc-Docg, che rappresentano oggi l’80 per cento del totale, mentre scendono le Igt che coprono il 16 per cento del totale.
Considerato il calo dei livelli produttivi, i tecnici di Veneto agricoltura rilevano un aumento generalizzato delle quotazioni delle uve delle diverse tipologie. Dall’analisi dei dati statistici registrati presso le borse merci delle Camere di commercio di Verona, Treviso e Padova, si calcola un rialzo medio del prezzo delle uve pari al 22,6 per cento per tutte le varietà presenti in Veneto. Considerando le singole province, Verona evidenzia un aumento del 12 per cento netto, mentre sono più consistenti quelli rilevati per Treviso (più 27,5 per cento) e Padova, che segna un più 28,5 per cento. Verona presenta un prezzo medio per l’uva di 0,77 euro al chilo, con Padova che si mantiene anch’essa intorno agli 0,69 euro, mentre Treviso si attesta a 1,06 euro, mantenendo così la leadership regionale del prezzo delle uve. Di conseguenza, anche il prezzo medio per l’intera regione viene sospinto verso l’alto a 0,84 euro al chilo.
Passando all’export del vino, rispetto ai quasi 6 miliardi di euro registrati a livello nazionale, il Veneto nei primi nove mesi del 2017 ha esportato per un valore di 2,12 miliardi di euro, più 6,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2016. Va ricordato che il Veneto esporta vino per una quota pari al 35,5 per cento del totale italiano (distanziando regioni come Piemonte e Toscana di un 20 per cento ) e all’8 per cento di quello internazionale, risultando di fatto la quarta potenza a livello mondiale. Un discorso a parte merita di essere fatto per i vini spumanti che anche nel 2017 hanno confermato l’exploit registrato negli anni passati.
