Fatti
Vigonovo. Scarpette contro la violenza
Vigonovo Che siano a maglia o all’uncinetto, il Comune assieme al Cantiere delle donne ha avviato una “chiamata” per realizzare calzature rosse a sostegno delle donne vittime di abusi
FattiVigonovo Che siano a maglia o all’uncinetto, il Comune assieme al Cantiere delle donne ha avviato una “chiamata” per realizzare calzature rosse a sostegno delle donne vittime di abusi
In vista del prossimo del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’associazione Il Cantiere delle donne, in collaborazione con il Comune di Vigonovo e l’azienda Ispe Filati di Rubano, ha dato il via al progetto “Scarpette rosse’’, una “chiamata”, presentata venerdì 20 settembre, estesa a tutto il territorio: chiunque voglia, è invitato a realizzare a maglia o all’uncinetto delle vere e proprie scarpette rosse di diversa misura il cui ricavato verrà utilizzato per progetti con l’obbiettivo di aiutare concretamente le donne che subiscono violenze e maltrattamenti. «L’iniziativa – spiega Sabrina Dorio, assessora alle Politiche sociali di Vigonovo – è nata da un’idea di AssoMaddalina, associazione di San Felice del Benaco, in provincia di Brescia, che ha lanciato un progetto nel 2023 per sostenere l’inserimento nel mondo del lavoro di donne vittime di violenza, coinvolgendo i cittadini di Brescia e Bergamo». In quell’occasione sono state vendute più di tremila scarpette e sono riusciti a finanziare corsi per ottenere la patente di guida per donne che, in uscita da casa, avevano bisogno di guadagnarsi l’autonomia. Quest’anno l’associazione, a seguito della morte di Giulia Cecchettin, ha lasciato il testimone al Comune di Vigonovo, un gesto di solidarietà che ha trovato l’appoggio delle istituzioni del territorio. Il progetto è articolato in diverse fasi: per prima cosa bisogna acquistare nelle aziende associate il kit con il materiale, creato in collaborazione con Ispe, a un prezzo convenzionato di 6,90 euro e realizzare a maglia o all’uncinetto le scarpette, come da istruzioni allegate. Successivamente si dovranno consegnare al negozio di riferimento e Il Cantiere delle donne provvederà a coordinarne la raccolta, per allestire una mostra presso villa Zanon a Vigonovo. Dopo l’esposizione le calzature potranno essere acquistate dai singoli cittadini. «È importante – continua l’assessora – che più persone possibili conoscano il progetto, creando o acquistando scarpette. Un ringraziamento speciale va inoltre ai gruppi parrocchiali di Vigonovo dell’associazione Noi, che hanno aderito come volontari al progetto. Il ricavato andrà in un conto corrente specifico e sarà utilizzato in iniziative che aiutino le donne vittime di abusi». Inoltre, il Comune da due anni è impegnato con progetti di cultura alla non violenza e contro gli stereotipi di genere nelle scuole secondarie, perciò una parte delle risorse potrebbe essere utilizzata per la formazione. «Siamo convinti che il coinvolgimento attraverso gesti concreti e semplici sia la chiave per creare un terreno fertile per veicolare messaggi capaci di fare la differenza». Per info: cantieredelledonne@gmail.com
Margherita Torrisi