Mosaico | Sagre e FesteÈ grande l'attesa aper la processione per la Madonna del Carmine di mercoledì 16. Sarà l'evento conclusivo della sagra e tratterà il tema della devozione mariana. Sono 30 i volontari al lavoro da tempo perché la manifestazione religiosa si svolga per il meglio e quest'anno saranno consegnati anche gli scapolari. Alla messa di domenica 13 i portatori saranno benedetti
16 luglio, festa della Madonna del Carmine, per Villa del Bosco è sinonimo di sagra paesana, che è iniziata il 4 e finirà il 16 con la messa solenne alle 19. Ma è anche momento di ritrovo della comunità per la processione della Madonna che da anni si ripete riscontrando un forte aumento di partecipazione, attesa ma anche un grande lavoro di collaborazione di volontari che fortunatamente sono ogni anno sempre più.
La processione ormai da cinque anni non si svolge più solo sul sagrato della chiesa, ma si snoda per le vie del paese in un percorso lungo più di tre chilometri. Come lo scorso anno, sono quattro i punti importanti nei quali il corteo si ferma lungo il percorso: l’inizio è all’interno della chiesa dove si trova la statua della Madonna del Carmine, quest’anno completa degli scapolari acquistati l’anno scorso, come vuole la tradizione. La statua viene trasportata dai portatori che vengono benedetti durante la messa domenica 13 luglio.
Seconda tappa al ponte sulla Barbegara. Questa tappa ha un valore particolare in quanto è stato ricostruito il ponte che durante la processione, alla presenza del sindaco e del parroco verrà ufficialmente benedetto. Qui 12 pannelli dipinti a mano illuminati da torce scandiscono le strofe del Salve Regina
Un comitato di circa 30 volontari, coordinato da Rosella Sartori, sta da mesi lavorando affinché tutto sia perfetto. «La processione ogni anno sviluppava un tema presentato attraverso la preghiera o qualche forma d’arte, quest’anno invece, forti dell’esperienza carmelitana dell’anno scorso, abbiamo scelto di ripercorrere il tema della supplica alla Madonna del Carmine per dare maggiore importanza al significato della vocazione e seguire le procedure dei carmelitani, che l’anno scorso abbiamo ricevuto da Roma». Il lavoro di quest’anno è stato soprattutto manuale volto al recupero di materiale riciclabile. «Abbiamo infatti – spiega Sartori – deciso di concentrarci maggiormente sui dettagli simbolici della processione ed è nata così l’idea di realizzare interamente a mano i flambeau che verranno utilizzati durante la processione utilizzando bottiglie di plastica e carta. Un grazie particolare va ai volontari che si sono resi disponibili, al sindaco, ai vigili, all’associazione lagunari, al gruppo di preghiera Regina della pace di Villa del Bosco, al coro parrocchiale e infine a Rosati e Radio Piovese per l’impianto di amplificazione».
