Il 29 e il 30 dicembre, nelle grotte preistoriche di San Donato, un presepe vivente "diverso e stimolante" per chi è lontano dalla spiritualità tradizionale.
Potrebbe diventare il “primo presepio vivente per non credenti” della tradizione natalizia, quello che si terrà a Villaga (Vicenza) il prossimo 29 e 30 dicembre nell’estuario scenografico delle grotte preistoriche di San Donato, sulla dorsale dei Monti Berici. Grotte naturali, abitate fino al 1800 dagli anacoreti cristiani, che si popolano in questi giorni per la settima edizione del presepio per la regia di Antonio Gregolin, che firma la sua sesta edizione:
«Non ci basta sentirci dire “bello il presepio”, solo per gli effetti e l’ambientazione che rispecchiano la più classica tradizione. Vogliamo invece offrire un messaggio diverso e stimolante a quanti sono in ricerca o lontani dalla spiritualità tradizionale. Non un presepio “laico”, semmai una proposta culturale e artistica che si rinsaldi con la spiritualità, per rispettare quello che fu il primo presepio vivente voluto da Francesco di Assisi: che l’ha reso linguaggio artistico e universale».
Diverse atmosfere per le diverse scene, animate dal danzatore Thierry Parmentier, dal percussionista Angelo Gallocchio e dal coro Voces Clarae di Creazzo, diretto dal maestro Diego Girardello. Una macchina ciclopica di 200 figuranti e un centinaio di artigiani.