Rileggere un quarto di secolo di vita della chiesa padovana in cammino col suo vescovo Antonio, consente di cogliere l’unitarietà di un percorso che ha sempre posto al centro della riflessione la comunità dei credenti, vero soggetto di tutti i piani pastorali che si sono man mano succeduti fino a diventare il segno e la cifra più evidente della chiesa di Padova a cavallo tra i due millenni.Per leggere il servizio iscriviti gratuitamente al sito.
Il saluto del vice presidente del consiglio pastorale diocesano a nome dell'intera chiesa di Padova: «La sua azione pastorale, vescovo Antonio, ha scommesso sul protagonismo di noi laici, chiamandoci a passare dalla mera collaborazione a una sempre maggiore corresponsabilità ecclesiale».
Nella “Carta di Assisi” approvata da Federsolidarietà un richiamo in 9 punti basato su solidarietà e legalità. Il presidente Guerini: “La tentazione del fatturato in alcuni casi ha fatto perdere i lumi. Basta con le autoassoluzioni perché lo facciamo a fin di bene”.
Il denso testo dell’Instrumentum laboris diffuso in questi giorni in preparazione all’assemblea sinodale del prossimo ottobre, offre l'immagine di una chiesa viva e differenziata, non in lotta al suo interno, ma in ascolto delle istanze del mondo, pronta a rispondere con il vangelo alle sfide che oggi pone il tema della famiglia.
Monsignor Francesco Soddu, direttore di Caritas italiana, affronta la corruzione e il malaffare che possono lambire anche chi opera per i poveri. Indica il "timone quotidiano" per i vertici nazionali e per le diocesi: "Mettere in atto, con tutti gli strumenti possibili, a cominciare da una giusta rendicontazione, la trasparenza nei bilanci, consuntivi e preventivi". Bisogna essere sempre pronti a rendere conto di ciò che è stato dato.
Dal 3 al 13 luglio la comunità parrocchiale di Taggì di Sotto è in festa: il messaggio "verde" colora tutti gli ambiti dell'iniziativa, anche il protagonismo dei giovani che hanno realizzato un'area dedicata ai coetanei con materiali di scarto e recupero.
L’omelia del vescovo Antonio nel giorno del congedo dalla diocesi di Padova: «La vera, l’unica civiltà degna dell’uomo e che può assicurare il progresso è la civiltà dell’amore, non quella dell’egoismo e della prepotenza. E la carità è la testimonianza più alta di Dio: mantenetela sempre viva e operosa».Per leggere il servizio iscriviti gratuitamente al sito.