Discorso storico a Versailles. “Contro i crimini dei jihadisti dobbiamo essere spietati”. I morti di Parigi – afferma – vanno “vendicati”. Chiede poteri speciali, mentre sollecita il Paese a reagire. Poi richiama l’Ue: “Aiuto e assistenza”. Dal G20 solidarietà e qualche reticenza.
Sharif Lorenzini è vice presidente e portavoce del Cismi (Consiglio islamico supremo dei musulmani in Italia) e vicepresidente del Csi (Consiglio supremo dell’Islam in Italia). La proposta: “Costituire dei gruppi di controllo che possano monitorare le attività delle comunità e individuare persone che possano portare semi negativi all’interna della società tutta. Nel caso in cui trovassimo queste persone cercheremo inizialmente di redarguirle moralmente, e se ciò non dovesse bastare segnaleremo i loro dettagli alle autorità competenti e le denunceremo”.
Il testo integrale della nota del direttore de La Croix apparso sull’edizione odierna del quotidiano cattolico francese nel quale si illustra “la forma della nostra resistenza alla barbarie dei terroristi islamici”.
Il 20 dicembre, nella piccola parrocchia della Sacra Famiglia, a Gaza, il patriarca latino di Gerusalemme aprirà il Giubileo della Misericordia. A varcarla saranno poco meno di 200 fedeli chiamati a testimoniare, con la vita, il perdono e la misericordia a un popolo asfissiato dal blocco israeliano e devastato da tre guerre negli ultimi nove anni. Nonostante la persecuzione, dichiara il parroco padre Mario da Silva, “dobbiamo restare fedeli, perdonare ed essere misericordiosi”.
Per il giornalista, presidente di Rcs libri, “è sorprendente” la capacità di Bergoglio “di dialogare con persone che guardano con interesse alla Chiesa ma non sono cattoliche”. La continuità con i pontefici che lo hanno preceduto e “l’entusiasmo” della base.
Redatta dalla Federserd, la federazione degli operatori che si occupano negli ambulatori pubblici di dipendenze, elenca i 5 punti per una gestione efficace e realistica del fenomeno. Per prima cosa "è necessario usare la leva fiscale per ridurre i consumi e non per incentivarli". Intanto dagli operatori pubblici arriva la denuncia: "Sulla cura della dipendenza siamo ancora all'anno zero".