Mese: Agosto 2016

Funerali ad Amatrice. Mons. Pompili: «Non ti abbandoneremo uomo dell’Appennino». Ricostruzione: no a «querelle politica» o «sciacallaggio»

Si sono celebrati ad Amatrice i funerali delle vittime del sisma del 24 agosto. Davanti l’altare 28 feretri, due di colore bianco, quelli di due fratellini, un bambino di tre anni e una bimba di tre mesi che avrebbe dovuto ricevere il battesimo domenica prossima con il nome di Vera. E poi la lunga, commossa lettura dei nomi delle vittime del sisma, 231 ad Amatrice, 11 ad Accumoli. Su un totale di 292. Mons. Pompili nell'omelia: «Il terremoto non uccide. Uccidono piuttosto le opere dell’uomo!». E poi, «disertare questi luoghi sarebbe ucciderli una seconda volta». Papa Francesco, attraverso la presenza del suo elemosiniere, mons. Konrad Krajewski, che ha concelebrato, ha donato alle famiglie colpite una corona del Rosario

Alla sagra di Cazzago la parola d’ordine è solidarietà

Dal 1° al 6 settembre, la piazza del ridente paese a due passi dalla Riviera del Brenta si anima per la 49° edizione della sagra, con il patrocinio del locale circolo Acli e del comune di Pianiga. A un anno dal tornado che ne ha sconvolto la vita comunitaria, Cazzago non si smentisce e continua a farsi alfiere di progetti di solidarietà a largo respiro, come quello a sostegno del Caritas baby hospital di Betlemme.

28 agosto 1916, “La giornata delle tre guerre”

“La giornata delle tre guerre”: così la Difesa definisce il 28 agosto, giorno che resterà storico per la dichiarazione di guerra dell’Italia alla Germania, a cui si unì la dichiarazione della Rumenia (Romania) contro l’Austria e della Germania contro la Rumenia. La dichiarazione fu voluta dagli alleati per coinvolgere completamente lo stato italiano nelle operazioni belliche in corso. Acquista la prima pagina del 3 settembre 1916 in formato ad alta risoluzione nel nostro e-shop.

Ricostruire senza corruzione. L’Italia può farcela

Resta una patologia gravissima del nostro sistema politico, amministrativo ed economico. A gennaio era stato il rapporto di Transparency International a segnalare che su 168 Stati, analizzati attraverso il nuovo Indice di percezione della corruzione, l’Italia si collocava al 61° posto. Il rapporto della Fondazione Hume pubblicato il 21 agosto dal Sole24Ore ci ha fatto sapere che tra i 34 Stati aderenti all’Ocse soltanto Grecia e Turchia sono considerate più corrotte dell’Italia, se si considera un arco di cinque anni. Le valutazioni del Meic. Ora ci attende la ricostruzione delle aree devastate dal terremoto: una prova da superare