Gli orientamenti pastorali della diocesi padovana invitano per quest'anno a una “sosta che rinfranca”: un modo per iniziare a metterli in pratica potrebbe essere una visita al presepe vivente di Codiverno. Non solo perché l’edizione di quest’anno, la ventesima, si ispira nella sua ideazione proprio agli orientamenti, ma perché è capace di creare stupore: quello che solo l’attesa del Natale sa suscitare.
Gli auguri del papa alla Curia romana: non basta accontentarsi di cambiare il personale, ma occorre portare i membri della Curia a rinnovarsi spiritualmente, umanamente e professionalmente. Perché senza un mutamento di mentalità lo sforzo funzionale risulterebbe vano. Dodici criteri chiave per ridisegnare il futuro assetto.
Il presepe richiede grande amore per l'opera, una instancabile fantasia, la continua pazienza. Il tutto riunito in un cuore credente: a Segusino da trent'anni lo si vive con questo spirito. Allestito per la prima volta nel 1986, il presepe si estende su una superficie di un centinaio di metri quadri, nell'ex casa del cappellano, in una ambientazione veneto-segusinese degli anni '20-'60. Ogni anno viene affrontato un tema particolare, quest'anno il filo rosso è "patire la fame".
A Monteortone doppia mostra sui presepi, una nella grotta di don Bosco e una nei locali del vecchio ospedale, alla riscoperta delle nostre tradizioni e della storia della cristianità. Aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 18.
Un itinerario alla scoperta dei presepi del Veneto: è questa la proposta lanciata anche quest’anno dall’associazione “Presepe&Presepi”, attiva a Este dal 2007. L’iniziativa è stata creata dieci anni fa da alcuni presepisti per passione, impegnati nella parrocchia della Madonna delle Grazie di Este. Cresciuto di edizione in edizione, quest’anno l’itinerario conta ben trenta realtà aderenti, sparse in cinque diverse province del Veneto: Padova, Rovigo, Verona, Vicenza e Treviso.
Il 1 e 4 gennaio 2017 si svolge a Roncajette la quattordicesima edizione del presepe vivente. Tra le novità di quest’anno, anche la collaborazione e la presenza di alcuni dei profughi del progetto Sprar accolti nel Comune.
A Campo San Martino tutto è pronto per la seconda edizione del presepe vivente, che coinvolge circa centocinquanta persone. L'obiettivo è aiutare i visitatori a cogliere il vero spirito del Natale, invitandoli a volgere lo sguardo alle zone più dimenticate della Terra.
Interessante itinerario nel centro di Padova attraverso l’evento "Presepiando", dalla zona del Santo al Palazzo della Gran Guardia. La manifestazione, iniziata il primo dicembre, terminerà il 10 gennaio con orari dalle 9 alle 19.30.