“Perché nessuno debba più scegliere se mangiare o curarsi”. È lo slogan della XIX Giornata Raccolta del Farmaco che si terrà sabato 9 febbraio prossimo in tutta Italia. Anche nel Veneto, nelle farmacie che espongono la locandina, sarà possibile acquistare una o più confezioni di medicinali che andranno in dono alle persone indigenti grazie ai consigli dei farmacisti e alla collaborazione di 20.000 volontari.
Il presidente del Consiglio europeo usa toni particolarmente duri verso la situazione di stallo creatasi a Londra. Incontrando il premier irlandese, Donald Tusk ribadisce che l'accordo per un "divorzio ordinato" non si ridiscute. E lancia un ultimatum a Theresa May che domani sarà a Bruxelles
Il mondo dello sport, Manuel, non può tacere! Deve e vuole alzare la voce! Perché la vita per uno sportivo è tutt’altro che stupidità! È possibilità! Possibilità di raccontare talenti che si scoprono compressi nel corpo e nel cuore! Possibilità di sperimentare come dare il meglio di sé fa esplodere la gioia di esserci e di provarsi sempre a vincere una gara, anche quando si perde! Possibilità di dimostrare alle giovani generazioni che la vita è sempre bella e che vale la pena non sciuparla ma viverla fino in cima, nella logica del dono e del perdono o fair play! Possibilità di cancellare dalle pagine di cronaca i fatti di stupidità, per riempirle di sogni realizzati e di punte raggiunte di felicità, anche quando questo ha comportato fatica!
L'organizzazione nella giornata internazionale della Tolleranza zero: altre 68 milioni subiranno mutilazioni entro il 2030 se non ci sarà “una forte accelerazione nell’azione per porre fine a questa pratica". Necessarie nuove politiche e leggi che proteggano i diritti delle ragazze e piani d'azione nazionali
(da New York) “Un muro in sé non è immorale, ma può essere costruito per uno scopo immorale”. Il card. Joseph Tobin, arcivescovo di Newark, in un articolo pubblicato sul New York Times denuncia le politiche dell’amministrazione Trump e in particolare l’affermazione del presidente che considera “immorali” tutti coloro che si oppongono alla costruzione della barriera al confine con il Messico.
La campagna di comunicazione avviata dal Parlamento europeo “risponde a un compito, a un dovere istituzionale: si tratta infatti di trasmettere ai cittadini l’importanza delle elezioni di maggio, il loro valore democratico, con le conseguenze politiche che ne derivano. Inoltre, vi è l’intento di far conoscere ciò che il Parlamento europeo, e l’Ue nel suo insieme, hanno realizzato per gli stessi cittadini”. Jaume Duch, spagnolo, portavoce e direttore generale della comunicazione dell’Europarlamento, declina per il Sir gli intenti della campagna di informazione e le iniziative che saranno messe in atto per invitare alle urne, nei giorni 23-26 maggio, i 400 milioni di elettori dei 27 Paesi membri. In gioco ci sono 705 seggi da eurodeputato, ma soprattutto si intravvede una campagna elettorale al calor bianco. L’Europa è a un bivio e i cittadini sono chiamati a scegliere tra progetti politici per certi aspetti alternativi: europeisti (senza negare che l’Unione abbia bisogno di riforme) o euroscettici.
Tanta noia e imbarazzo per la prima serata di Sanremo 2019. Grigiume alla conduzione, tanta mediocrità nelle canzoni. Cronache di quella che si candida ad essere la peggior edizione del Festival degli ultimi decenni.
Si chiama “Train the brain”, letteralmente “Allena il cervello”, il protocollo sperimentato per quattro anni con risultati positivi per la prevenzione dell’invecchiamento del cervello, ideato dal neurofisiologo Lamberto Maffei, già presidente dell’Accademia dei Lincei. La sperimentazione è avvenuta su persone individuate a rischio di demenza di Alzheimer, con la patologia non ancora conclamata, negli Istituti di Fisiologia Clinica e di Neuroscienze del Cnr, in collaborazione con l’Università di Pisa. Il protocollo è attualmente attivo presso l’Istituto di Neuroscienze del Cnr a Pisa e viene diffuso e applicato dalla Fondazione Igea Onlus (www.fondazioneiega.it) perché sia a disposizione di tutte le persone che possono averne bisogno.
La questione intreccia problemi diversi, che vanno dalla necessità di porre regole (e farle rispettare) a quella di usare dei benefici della tecnologia per l’apprendimento. Ma a scuola, in classe, il telefonino è utile o no? Viene da porre così la domanda dopo le recenti polemiche legate alle affermazioni di chi vorrebbe il “divieto” degli smartphone a scuola e insieme alle tante posizioni differenti che si sono alternate (e si alterneranno) sull’argomento. La semplificazione mediatica ha già contrapposto “apocalittici” a “digitali” per radicalizzare le due posizioni.