Il 19 marzo 1994 don Peppe Diana, sacerdote della diocesi di Aversa, è ucciso dalla camorra, mentre stava per celebrare la messa, nella parrocchia San Nicola di Bari a Casal di Principe. Era, infatti, "la punta di diamante, l'apice, di quella sensibilità che stava crescendo nella Chiesa di contrasto forte alla criminalità organizzata", che si concretizzò anche nel documento del Natale 1991, "Per amore del mio popolo". Del martirio di don Peppe e dei frutti buoni che sta dando per una vita migliore in quelle terre ci parla il vescovo Angelo Spinillo
Il pericolo del riscaldamento del pianeta, visto come uno dei fattori finali da sconfiggere per la salvaguardia della stessa terra e richiamato con forza all'attenzione dei “grandi “ dalle manifestazioni degli adolescenti di questi giorni, trova il suo più subdolo alleato nello spreco del cibo. Un fenomeno che si materializza nel mondo in una enorme quantità di cibo perduto ogni anno che sfiora 1,3 miliardi di tonnellate. Un danno che non causa solo gravi perdite economiche, ma pesa in modo ormai insostenibile sulle risorse naturali come ha evidenziato il “Food Wastage Footprint: Impacts on Natural Resources” (L’impronta ecologica degli sprechi alimentari: l’impatto sulle risorse naturali). L'ultimo rapporto della FAO che per la prima volta analizza l’impatto delle perdite alimentari in chiave ambientale, esaminando specificamente le conseguenze per il clima, per le risorse idriche, per l’utilizzo del territorio e per la biodiversità.
A Bruxelles anche la Fidae al colloquio internazionale del Comitato europeo per l’insegnamento cattolico. Fra le riflessioni anche il compito della scuola cattolica in un contesto in cui, specie nelle grandi città europee, la società sta diventando sempre più multi-etnica e multi-religiosa.
Romano Prodi, ex presidente della Commissione europea, propone di esporre la bandiera blu dell’Unione europea il 21 marzo, primo giorno di primavera dedicato a San Benedetto, patrono d’Europa. «Gli europeisti - ha spiegato alla stampa - avranno una occasione per avere la stessa bandiera, per essere visibilmente partecipi di un progetto».
«Sia dunque un così insigne santo ad esaudire i nostri voti e, come egli un tempo con la luce della civiltà cristiana riuscì a fugare le tenebre e a irradiare il dono della pace, così ora presieda, all'intera vita europea e con la sua intercessione la sviluppi e l'incrementi sempre più» . Così papa Paolo VI nella Pacis Nutius, la lettera apostolica datata 24 ottobre 1964 con cui «San Benedetto Abate viene proclamato patrono principale dell’intera Europa». San Benedetto viene celebrato il 21 marzo, giorno della sua morte.
Sebbene Padova storicamente sia una città con una presenza maggiore di soggetti anziani rispetto ai giovani, secondo l’indice di vecchiaia pubblicato dall'annuario statistico del Comune di Padova, il quartiere Nord è il secondo “meno vecchio” su cui pesa, in positivo, il dato relativo alle nascite, quasi il doppio rispetto zona centro. Più basso anche l’indice di mortalità. Una nota sui minorenni stranieri a Padova: dei 6.935 registrati all’anagrafe e che non hanno ancora compiuto 18 anni, ben 2.446 vivono nell’Arcella.
Parla il custode dei francescani del Marocco: “Siamo una presenza umile, semplice, ma significativa. Siamo una Chiesa aperta all’incontro e al dialogo. Una Chiesa periferica, perché piccola, composta per lo più da stranieri che vivono la loro fede accanto ai musulmani. In gran numero formata da poveri e migranti. Per la maggior parte al servizio delle fasce più vulnerabili della popolazione. Sono queste periferie a dare a questa visita di Papa Francesco una dimensione importante”
Dal Mozambico scrive mons. Claudio Dalla Zuanna, vescovo di Beira originario della diocesi di Padova, dopo la tremenda alluvione che si è abbattuta nei giorni scorsi: "Le 25 parrocchie presenti nell’area colpita hanno sofferto tutte dei danni. Alcune delle scuole che la diocesi gestisce, sono completamente scoperchiate. Case dei preti e uffici parrocchiali esposti alla pioggia che, purtroppo continua a cadere anche se a momenti e non battente". E comincia a muoversi la macchina della solidarietà.