“È un buon inizio ma è presto per parlare di carriera e non voglio che si elogi solo mia figlia. I ragazzi che fanno nuoto sono tutti così, dalle Olimpiadi alle gare in provincia - dice il papà dell’argento mondiale -: fanno sacrifici immani, diventano grandi subito, vivono di cloro, palestra, non conoscono sabato sera a far tardi. È un peccato che questo sport sia pubblicizzato solo quando ci sono eventi del genere. Ogni città italiana dovrebbe avere una piscina olimpica di 50 metri”
Un grest "plastic free", che ha abolito i bicchieri di plastica in favore di borracce in alluminio. Più di 130 bambini e una quarantina di animatori, dal 22 luglio al 9 agosto sono impegnati ogni pomeriggio dalle 14.30 alle 18 in attività e giochi vari. Questa è la proposta dell'unità pastorale di Gallio, Foza, Sasso, Stocareddo, non solo per i bambini delle parrocchie, ma anche per chi è in vacanza in Altopiano. Per il quarto anno inoltre, i comuni di Foza e Gallio, oltre a dare un piccolo contributo, mettono a disposizione un pulmino per portare i bambini al Grest.
Nasce la figura dell’“Infermiere di parrocchia”. Lo prevede l’accordo, firmato, stamani, da don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute, e da Angelo Tanese, direttore generale dell’Azienda sanitaria locale Roma 1.
Un camposcuola che è servizio di volontariato e riflessione: i giovanissimi di Brugine, dal 14 al 20 luglio, hanno vissuto un'esperienza con le suore Elisabettine, accompagnati dal parroco don Francesco Malaman e dai 5 animatori, nelle cucine popolari, a casa Maran e all'Opsa. A contatto con la fragilità, i ragazzi si sono rimboccati le maniche e si son dati da fare per pulire gli ambienti interni ed esterni delle cucine, stare a contatto con gli ospiti e far compagnia agli anziani. Un'esperienza intensa alla ricerca delle azioni, dei gesti, dei verbi del buon samaritano.
Il Comitato nazionale di bioetica “auspica che in qualunque sede avvenga – ivi compresa quella parlamentare – il dibattito sull’aiuto medicalizzato al suicidio si sviluppi con la dovuta attenzione alle problematiche morali, deontologiche e giuridiche costituzionali che esso solleva e col dovuto approfondimento che una tematica così lacerante per la coscienza umana esige”.
“Non stiamo facendo abbastanza, dobbiamo agire e avere un’agenda per sradicare alla radice il problema”, ha detto a più riprese mons. Marcelo Sanchez-Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia delle scienze sociali, che a nome di Papa Francesco ha sottolineato con forza che la tratta “è un crimine contro l’umanità, una ferita frutto della globalizzazione dell’indifferenza” e serve agire
Il sacerdote della Comunità Papa Giovanni XXIII, autore del libro "Donne crocifisse. La vergogna della tratta raccontata dalla strada", con la prefazione di Francesco: "Il Santo Padre vuole scuotere sempre le coscienze e svegliarle di fronte a questo dramma"
La fotografia delle carceri italiane scattata da Antigone conferma che a finire in cella sono prevalentemente detenuti con situazioni economico-culturali difficili. Gli stranieri sono il 33,42% della popolazione reclusa. Nel 30% delle carceri non risultano spazi verdi dove incontrare i propri cari e i figli