La morte di Quino, il creatore della terribile Mafalda lascia un grande vuoto. Il fatto è che Mafalda non faceva la politica di professione, ma la rompiscatole: aveva sempre da ridire su tutto, trovando le crepe e i punti deboli nelle affermazioni dei suoi interlocutori. Ma era una rompiscatole simpatica, perché in fondo era sola: quale ragazzetto si sarebbe mai innamorato di una che trovava una cattiva parola su tutto, e che in fondo operava una valutazione filosofica come quando chiese alla madre che stava lavando quintali di piatti e pentole che cosa avrebbe fatto se solo avesse potuto vivere?
“Non c’è nulla di più attuale della vita e del messaggio di Francesco. Alcuni anni fa, nel corso di una catechesi, Benedetto XVI lo definì un ‘autentico gigante della santità’, che con la sua gioia ‘continua ad affascinare moltissime persone di ogni età e di ogni credo religioso’.
“Carlo è passato in mezzo a noi come una meteora. Morto a soli quindici anni: quale disgrazia e quale strazio per i suoi e per quanti gli volevano bene! Ma nei disegni di Dio, quella disgrazia nascondeva una grande grazia. Quella meteora ha lasciato una scia di luce che lo rende ancora vivo e operante in mezzo a noi”.
Film dal vivo e in streaming, e poi talk, webinar, performance e una camminata della memoria. A Bologna sta per partire il festival che, da 14 anni, dà voce agli “invisibili” del mondo. Taddia (WeWorld): “La pandemia ha creato nuove difficoltà, relegando ai margini uomini e donne”
Reazione di carattere per gli uomini di Mandorlini che in trasferta battono il Frosinone di Nesta, squadra di Serie B. Vantaggio dei padroni di casa, poi tris dei biancoscusati a fine primo tempo. A ottobre c'è la Fiorentina.
Dal 1 al 18 ottobre inviando un sms chiamando da rete fissa il numero 45581 sarà possibile sostenere i servizi che Uildm offre ai propri soci e utenti con distrofie e altre malattie neuromuscolari. Le Distrofie muscolari (Dm) e le altre malattie neuromuscolari sono circa 200 patologie ereditarie di origine genetica che in Italia colpiscono circa 40 mila persone.
Dal oggi l'Inps non rilascerà più nuovi Pin per accedere ai suoi servizi e gli utenti dovranno obbligatoriamente passare entro il prossimo anno all’utilizzo dello Spid (Sistema pubblico di identità digitale). Si tratta del primo grande ente pubblico che adotta la normativa alla quale si dovrà adeguare per decreto tutta la pubblica amministrazione entro il 28 febbraio 2021.