Quest'anno sarà un Natale diverso, senza grandi tavolate di Natale con i poveri per via delle disposizioni per l’emergenza Covid-19. La Comunità di Sant'Egidio non rinuncia però alla solidarietà. Dal 7 al 28 dicembre, tramite la campagna “Sarà un Natale diverso, ma con gli amici di sempre – Regala il Natale ai più fragili”, sarà possibile fare una donazione con chiamata da rete fissa o sms al numero 45586
"Lo sconcerto delle persone semplici che scuotono la testa pensando al fatto che quest’anno Gesù è costretto a 'nascere prima' (ma dove siamo finiti?) va riletto nella prospettiva della religione popolare, meno interessata alla verità storica degli eventi della salvezza (Gesù è nato a dicembre? È nato a Betlemme?) e totalmente coinvolta nella verità del racconto offerto dalla tradizione. E tuttavia quello che conta è che ci sia la notte e cioè il buio, nel quale annunciare 'lo splendore di Cristo, vera luce del mondo'". Lo spiega don Paolo Tomatis, docente alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale, in merito alla Messa di Natale che dovrà essere anticipata a causa dell'emergenza sanitaria: "Ci si può chiedere, a questo proposito, a partire da quale ora si possa celebrare la Messa nella notte: dove non c’è la Messa della vigilia, già alle 19 si può celebrare la Messa nella notte? In questo tempo così singolare, possiamo rispondere di sì"
Pausa pranzo come occasione per rilassarsi, lasciarsi cullare dalla musica e pregare. Sono questi gli ingredienti della proposta del Centro universitario di Padova per il tempo d’Avvento nella chiesa di San Gaetano (via Altinate 73) a Padova).
L’up di Agna ha aderito al Sostegno sociale parrocchiale. In una settimana la comunità ha già raccolto 2.500 euro, in aggiunta ai 4.200 ricevuti dalla diocesi. Due i casi emersi finora di “nuove povertà” figlie dell’emergenza Covid. Il parroco moderatore don Raffaele Coccato: «L’attenzione rimane alta per intercettare altre fragilità. La carità non si ferma».
L a cronaca di questi giorni segnati dal maltempo mette tragicamente in luce quanto l’interno territorio italiano sia infragilito da consumo indiscriminato di suolo, scarsa pianificazione urbanistica e assenza di politiche coerenti per la sua tutela idrogeologica.
Lasciare il lavoro per una neo-mamma spesso non è una scelta. Nel 2019, secondo i dati diffusi dall'Ispettorato del lavoro, più di 37 mila lavoratrici neo-mamme hanno lasciato il proprio posto di lavoro rispetto ai 14 mila lavoratori padri...