Mese: Gennaio 2021

Formalizzata la crisi, ora bisogna guardare al futuro. Il presidente Mattarella è una garanzia per tutti gli italiani

La prosa asciutta del comunicato del Colle fotografa la situazione nei suoi elementi essenziali. Nel testo si rende noto che il capo dello Stato ha ricevuto Giuseppe Conte e il presidente del Consiglio “ha rassegnato le dimissioni del Governo da lui presieduto”. A sua volta “il presidente della Repubblica si è riservato di decidere e ha invitato il Governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti”. L'ineccepibile formula di rito, conforme al dettato costituzionale sul ruolo dell'esecutivo dimissionario, si confronta con una situazione in cui il doversi limitare agli “affari correnti” suona come un vincolo da superare il prima possibile. Serve al più presto un governo nella pienezza delle sue funzioni e supportato da una maggioranza adeguata.

La parola. Il sogno di un futuro senza armi

È tempo di una riconciliazione dell’economia con l’ecologia. Madre terra ha bisogno di un uomo più “leggero” e attento, rispettoso, nonviolento, che torna ai ritmi naturali e rinuncia agli arsenali che non lo hanno protetto dal «nemico invisibile». L’importante oggi è agire per non tornare allo stato di cose pre-pandemia con la «terza guerra mondiale a pezzi» in atto nel mondo

Comuni senza servizi. Riecco le province?

La notizia è di quelle destinate a far discutere. Uno studio della fondazione Think Tank Nord Est ha messo nero su bianco come in ben 115 su 563 comuni del Veneto i servizi sono talmente scarsi da obbligare gli abitanti a uscire spesso dai confini municipali anche durante il periodo di “zona arancione” causa epidemia Covid.

Etica civile: parole per la cittadinanza. Economia: tra sviluppo e sostenibilità. Giovedì 28 gennaio alle 17.30

Riprende giovedì 28 gennaio il percorso con i dialoghi civili Etica civile: Parole per la cittadinanza, organizzati e promossi dalla Fondazione Lanza di Padova. Dopo aver affrontato i temi della responsabilità e progettualità nelle istituzioni pubbliche, della partecipazione della società civile e del ruolo e impegno delle religioni in particolare nel tempo attuale di pandemia, in questo quarto appuntamento lo sguardo si rivolte al mondo dell’economia.

“Alla sera della vita”, l’urlo di Giobbe potrebbe avere risposta

Con il documento "Alla sera della vita" la Chiesa italiana dona una parola felice, davvero felice, al tema della morte e del morire, argomento oggi dominato da una sorta di fatale cupio dissolvi. L’intuizione centrale del documento, curato dall’Ufficio per la Pastorale della Salute della Cei, è che il morire è un processo e che il processo del morire è un tempo relazionale, dove si intrecciano relazioni di cura, relazioni affettive e trame dense di umanità. Oppure trame rarefatte di umanità, abbandono, accanimento o disumanizzazione. Il morente è un soggetto relazionale e non un oggetto di cura. Nel processo del morire, inteso come un tempo relazionale intenso e potenzialmente ricco, in questo movimento processuale si costruisce il portato del senso e del significato della vita terrena.