In memoria di Mustapha Milambo, l'autista ucciso insieme all'ambasciatore Luca Attanasio e al carabiniere Vittorio Iacovacci nella Repubblica democratica del Congo, il World food programme (Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite) ha proclamato oggi un giorno di lutto. Le bandiere di tutte le sue sedi nel mondo sono esposte a mezz’asta. Così lo ricordano all'interno dell'organizzazione
L'organizzazione commenta l'"ennesima bocciatura" di un emendamento del forum del terzo settore al Milleproroghe e chiede interventi già nel Decreto Ristori 5. "Una norma è efficace nei suoi scopi se è equa e abbraccia tutti, nessuno escluso"
Intervista al vicepresidente di Linea d’Ombra Odv, l’associazione di Trieste che aiuta i migranti in transito. Da ieri accusato di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare a scopo di lucro. “Immaginavo che primo o poi sarebbe successo, ma quello che facciamo è sotto gli occhi di tutti: curiamo chi ha bisogno”
Il Centro universitario ha accolto l’invito della Fondazione Nervo Pasini – che gestisce le Cucine economiche popolari di Padova – di proporre agli studenti universitari un’esperienza di avvicinamento al volontariato.
Brunella vive a Pompei, sola con sua figlia Federica, che ha 35 anni e un disturbo dello spettro autistico. “Frequenta un semiconvitto convenzionato, è esposta al rischio di contagio, ma dei vaccini non sappiamo nulla: non siamo una priorità. Ma per lei una quarantena sarebbe impossibile. Un ricovero, un disastro”
“Aveva negli occhi la tenerezza di Dio”. “La sua giornata partiva sempre dalla preghiera e dall’Eucarestia”. “Don Roberto è amore”. “Mi fa pensare a una Chiesa popolare, che cammina in mezzo alla gente”. “Ci insegna a prenderci cura degli altri”. Sono alcune delle testimonianze, compresa quella del vescovo di Como Oscar Cantoni e di amici, volontari e confratelli, sulla figura di don Roberto Malgesini, nato a Morbegno il 14 agosto 1969. Sacerdote della diocesi lariana, nel 2008 inizia un’esperienza di servizio e accoglienza degli ultimi presso la parrocchia di san Rocco, nel centro di Como, abitando in canonica e dando ospitalità a chi la richiede.
Erano circa le sei del mattino del 22 febbraio 2001, quando padre Nazareno Lanciotti moriva dopo dieci giorni di sofferenza offerta per amore del suo popolo. Aveva offerto la sua vita al Signore versando il suo sangue sulla amata terra del Mato Grosso. Proprio in quelle ore San Giovanni Paolo II creava i nuovi cardinali dell’anno, i primi del Terzo millennio cristiano e ricordava loro il significato del rosso della porpora “per una unione maggiore con Cristo” e di essere disposti a dare la vita fino all’effusione del sangue, proprio come i martiri. Padre Nazareno fu ucciso perché la sua azione dava fastidio. Le sue ultime parole furono di perdono per i suoi assassini. Fu sepolto ai piedi del tabernacolo della sua chiesa parrocchiale. Da alcuni anni è aperta la sua causa di beatificazione.