Stanchezza. Rischio di “rilassamento” sulle misure. Paura della nuova ondata, magari con la circolazione della cosiddetta “variante brasiliana”, probabilmente una delle cause del collasso di Manaus e degli Stati amazzonici. Soprattutto, preoccupazione per la fine del sussidio statale, il cosiddetto “Corona-vaucher”, la cui mancanza rischia di mandare sul lastrico milioni di persone. “Sì, per il Brasile questo 2021, anche a prescindere da ulteriori ondate del contagio, rischia per certi aspetti rischia di essere peggiore del drammatico 2020”. A parlare, con il Sir, è dom Giancarlo Petrini, vescovo di Camaçari (Bahia), città satellite di Salvador, una delle maggiori metropoli del Brasile.
Mons. Pezzi, arcivescovo di Mosca: “penso sia un po’ esagerata la funzione alla Robin Hood che l’Occidente dà a Navalny. Detto questo, va aggiunto che lo Stato dovrebbe poter dare alla piazza delle risposte più convincenti. Limitarsi a regolare per legge la manifestazione di questo disagio, limitarsi a dire che va tutto bene e che i problemi non ci sono, non mi sembra sufficiente. A parte qualche eccesso, la gente è scesa in piazza in maniera pacifica e civile. Il disagio che viene espresso, va preso sul serio, non si può semplicemente dire che non c’è. Che la situazione non va bene a nessuno, è un fatto”
Domani la Giornata internazionale contro le Mutilazioni genitali femminili. Unicef e Unfpa: ogni anno 4 milioni di ragazze e donne sono a rischio. Agire adesso
In meno di 24 ore mille persone hanno provato ad attraversare il Mediterraneo centrale. 300 risultano disperse. Tra i salvati da Sos Mediterranée 19 donne e 57 minori
Riaprono le porte ai visitatori lunedì 8 febbraio il Museo diocesano di Padova e il Battistero della Cattedrale, chiusi al pubblico dallo scorso novembre per le disposizioni conseguenti l’emergenza da Covid-19.
“Abbiamo voluto far coincidere l’anniversario della visita di san Giovanni Paolo II, che lanciò il celebre grido contro la mafia, il 9 maggio 1993, con la cerimonia di beatificazione del giudice Livatino, che è una figura che ha dato una risposa forte alla violenza della criminalità organizzata”.
Salvare un cinema oggi, al tempo delle smart-tv e della piattaforme di film e serie on-demand, è difficile. Pensare di farlo in piena pandemia – con cinema e teatri chiusi da mesi – appare a tutti gli effetti come un’impresa impossibile. Ma come recita una frase che la vulgata popolare vorrebbe attribuita ad Albert Einstein: “La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso”. È questa la determinazione che ha animato un piccolo gruppo di comaschi, per lo più giovani, che all’inizio di dicembre hanno lanciato la campagna “SalviAmo il cinema Astra” con l’obiettivo di riaprire una storica sala cittadina, l’unica rimasta nel centro storico di Como, di proprietà della parrocchia di San Bartolomeo, chiusa per inagibilità dal giugno del 2018
Come ogni settimana il “punto streaming” con la Commissione nazionale valutazione film Cei e il Sir, le novità da vedere sulle principali piattaforme. Anzitutto una bella proposta da VatiVision, il film “Est” di Antonio Pisu con Lodo Guenzi: viaggio di formazione di tre amici nella Romania al tempo di Ceausescu, tra lampi di umorismo e realismo poetico. Su Netflix c’è l’elegante dramma inglese “La nave sepolta” (“The Dig”) di Simon Stone, da una storia vera. Protagonisti sono gli impeccabili Carey Mulligan e Ralph Fiennes. E ancora, Golden Globe edizione 2021, le candidature: l’Italia è in pista con “La vita davanti a sé” per film straniero e canzone originale.