Caritas Padova ha aderito al Comitato territoriale di #Ioaccolgo, rappresentante della campagna nazionale che avanza dieci proposte per un Patto europeo per i diritti e l’accoglienza che prevede «misure giuste ed efficaci per favorire ingressi legali, fermare le stragi nel Mediterraneo e ai confini europei, garantire il diritto d’asilo e combattere realmente i traffici connessi agli ingressi illegali».
A otto anni dal rapimento (29 luglio 2013), mercoledì 28 luglio a Roma (Cinecittà), si terrà un incontro speciale per raccontare chi è padre Paolo Dall'Oglio ai bambini più fragili della capitale accolti da Medicina solidale
Lasciarsi amare è il fondamento dell’adorazione eucaristica, vissuta come prolungamento dell’Eucaristia conviviale in cui il “mangiare” il Pane della vita significa avere il tempo per gustarne la “prelibatezza” sapienziale e farne uno stile di vita. È un ponte privilegiato tra il Cielo e la terra, come canta l’Apocalisse: «Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l’onore e la potenza»
«Le persone tornano a incontrarsi e il tema che fa da sfondo alle nostre iniziative è quello della ripartenza – sottolinea don Cesare Contarini – come lo è stato per grest e centri estivi». Meno attività e attrazioni nella sagra di quest’anno, ma ci sarà all’opera un bel gruppo di volontari, dai 14 anni in su
In bicicletta sulle ciclabili altoatesine, guardando la strada, ma puntando anche in Alto: è la bella esperienza che i ragazzi di seconda superiore delle parrocchie di Casalserugo e Ronchi vivranno dal 2 al 6 agosto.
Bene dell’umanità. Il sito seriale “Padova Urbs picta. I cicli affrescati del XIV secolo di Padova” è stato ufficialmente accolto nella lista dell’Unesco da parte del comitato internazionale che si è riunito in Cina dal 24 al 27 luglio. Otto luoghi compongono l’itinerario artistico trecentesco, tra cui due beni di proprietà della Diocesi di Padova: il battistero della Cattedrale e la chiesa degli Eremitani che, dopo secoli, continuano a essere cuori pulsanti della fede
La famiglia come modello di integrazione e di accoglienza. È l’idea semplice, ma ambiziosa, alla base del progetto europeo Embracin, di cui il Comune di Padova è capofila. L’iniziativa, che porterà sei famiglie padovane ad accogliere altrettanti rifugiati e ad ospitarli per un periodo da sei mesi a un anno, entra ora nella sua fase operativa grazie alla collaborazione con la cooperativa Orizzonti, che gestisce il servizio Asilo e integrazione dell’amministrazione, e Refugees Welcome Italia, associazione che dal 2015 si dedica proprio all’accoglienza in famiglia.