Negli stessi istanti in cui sulla Riviera ligure di Levante si descriveva l’agenda dei prossimi anni per valorizzare la parità di genere e la cancellazione di stereotipi e violenza, con uno sguardo per la prima volta univoco, sui telefonini dei cronisti rimbalzavano i lanci di agenzia che portavano, a pochi metri dai lettini stesi al sole, la disperazione delle migliaia di persone ancora intrappolate all’aeroporto di Kabul, che sarebbero state colpite direttamente, toccate o sfiorate, solo qualche ora più tardi, dall’attacco kamikaze che ha causato decine di vittime
L’organizzazione internazionale ricorda che quasi un bambino sotto i cinque anni su due soffre di malnutrizione acuta e grave e ha bisogno di cure. Sono proprio loro, i più piccoli, le prime vittime della crisi. Garroni: “La popolazione soffre le conseguenze di un conflitto lungo più di 40 anni, oltre agli effetti del cambiamento climatico e all’impatto del Covid-19”
Primo giorno di pellegrinaggio ieri, tra Lisbona, Braga e Santiago de Compostela per un gruppo della diocesi di Roma, che aderisce all’iniziativa diocesana, organizzata dall’Opera romana pellegrinaggi, che avrà poi il suo momento centrale, nei prossimi giorni, a Fatima. Saranno in tutto circa 200 i partecipanti.
Il racconto di Livia Maurizi, project manager dell'associazione, impegnata nel Paese anche al fianco delle persone con disabilità. “Siamo riusciti a far fuggire una delle nostre driver, che ha due figli di cui uno paraplegico: ha affrontato la fila della disperazione con suo figlio in braccio e ce l'ha fatta”
Due medaglie azzurre nella terza giornata di gare: il totale sale a 13. Nel nuoto argento per Carlotta Gilli, al suo terzo podio in tre giorni, ma a fare la storia è Sara Morganti: il bronzo è il primo successo italiano di sempre nel paradrassage
Alberto Zanin dopo l’attentato di ieri all’aeroporto di Kabul: “Abbiamo ricevuto più di 60 feriti, 16 sono morti all'arrivo o poco dopo. Abbiamo operato tutta la notte, lavorando senza sosta per salvare quante più vite possibili"
Cesenate (della frazione di Calisese), classe 1979, in questi giorni è a Tokyo impegnata nel sitting volley. Nel 2012, qualche mese dopo aver partorito la figlia, le diagnosticarono un sarcoma dei tessuti molli, un tumore alla coscia. Negli anni hanno cercato di salvare l'arto facendo diversi cicli di chemioterapia, di radioterapia e diversi interventi chirurgici. Nel 2016, racconta, "quando mi dissero che ormai non sarebbero più riusciti a salvare la gamba, mi chiedevo: perché proprio a me?”
Pericolo anche di tratta degli esseri umani. Il terremoto ha reso molti bambini orfani e danneggiato il 30% di 48 case famiglia nel sud dell'isola. "Preoccupati per il rischio di possibili adozioni illegali"