Un documentario che ripercorre i viaggi di Danilo Ragona e Luca Paiardi, che hanno girato il mondo in sella a handbike e su sedie a ruote: un inno all’amore per la vita che dimostra che vivere (e viaggiare) con una disabilità è possibile. In anteprima venerdì 3 dicembre, alle 21.15, su Sky Documentaries
Usa parole molto forti Sarah Teather, direttrice del “Jesuit Refugee Service” del Regno Unito, per condannare le morti, avvenute la scorsa settimana nel canale della Manica, di almeno ventisette persone: “È vergognoso quello che è successo e, se sono vere le ultime notizie, che cioè quei migranti avevano chiesto aiuto sia alle autorità britanniche che a quelle francesi e sono stati ignorati, penso proprio che questa sia una cosa tremenda. Significa che vite umane potevano essere salvate, e questo non è stato fatto perché chi era responsabile ha avuto paura delle reazioni che quel salvataggio avrebbe potuto provocare”. Teather, ex deputata di Westminster è da anni in prima linea nella difesa dei diritti dei migranti. Responsabile di un gruppo di circa cento volontari e una ventina di dipendenti a tempo pieno, con i suoi collaboratori visita regolarmente i richiedenti asilo nei centri di detenzione.
"Dalle politiche per la famiglia dipende, letteralmente, il nostro futuro”. Il discorso del presidente del Consiglio alla Conferenza nazionale della famiglia. Nel corso del suo intervento il premier ricorda le misure adottate dal suo governo e annuncia per i prossimi 5 anni "obiettivi ambiziosi"
Intersos, insieme ad altre organizzazioni presenti in Grecia ha inviato una lettera al Papa. “La visita del Papa a Lesbo ricorderà al mondo che ci sono bambini, donne e uomini chiusi nei campi senza dignità e sicurezza”. Nel campo Moria 2.0 vivono attualmente 2119 persone, su un totale sull’isola di Lesbo di 2340 abitanti
“Desidero assicurarvi la preghiera e la vicinanza mia e della Chiesa cattolica, nei problemi più dolorosi che vi angosciano come nelle speranze più belle e audaci che vi animano. Le tristezze e le gioie vostre ci appartengono, le sentiamo nostre! E sentiamo di avere anche tanto bisogno della vostra preghiera”.
Quest’anno, era tornato in Europa come nunzio apostolico presso l’Unione europea ed eravamo pieni di speranza per quanto avrebbe potuto fare. Ma Dio ha trovato che aveva già faticato abbastanza e ha voluto dargli riposo. A noi amici, alla Chiesa in Europa e all’Europa mancherà tantissimo. Ci tocca adesso la responsabilità di mantenere viva la sua eredità spirituale e di lavorare perché l’Europa diventi un’esperienza di unità e di fede
Paolo Bustaffa, già direttore del Sir, ricorda il nunzio vaticano scomparso ieri a Lovanio. “È stato un maestro del dialogo. Non aveva bisogno di cattedra, la sua autorevolezza e la sua credibilità si manifestavano nella capacità di ascolto, nel parlare chiaro e rispettoso e nell’esprimersi anche con il sorriso”. Fu convinto sostenitore della nascita di Sir Europa
Per otto anni l'autrice, Sarah Numico, collaboratrice del Sir, esperta di temi europei, ha lavorato a stretto contatto con mons. Aldo Giordano ai tempi del suo impegno come segretario generale Ccee. Entrambi cuneesi, li ha legati un'amicizia profonda, qui descritta attraverso molteplici prospettive: familiare, ecclesiale, culturale, europea. In alcuni aneddoti e messaggi traspare la figura di un uomo di Dio, immerso nel suo tempo
“Fili spinati per non lasciare entrare il rifugiato. Quello che viene a chiedere libertà, pane, aiuto, fratellanza, gioia e che sta fuggendo dall’odio si trova davanti un odio chiamato filo spinato. Che il Signore risvegli la coscienza di tutti noi davanti a queste cose. Non possiamo tacere e guardare dall’altra parte in questa cultura dell’indifferenza”.