Mese: Febbraio 2022

Due anni di Covid: tra scuola e scarsa socialità, i gravi effetti sulla “generazione sospesa”

I momenti cruciali dello sviluppo colpiti da impoverimento di stimoli e relazioni. Sono 734 mila i bambini nati durante la pandemia che non hanno conosciuto il mondo pre-covid, 876 mila hanno frequentato la scuola dell’infanzia in modo discontinuo e 5 milioni hanno affrontato il primo anno di scuola con poche opportunità di interazione. Save the Children chiede un piano nazionale per il benessere psico-fisico e un “ristoro educativo” per i più svantaggiati

Papa Francesco: ai sindaci italiani, “rete di relazioni solidali è ricchezza che va custodita e rafforzata”. “Non temete di ‘perdere tempo’ ascoltando le persone”

“La pandemia ha fatto emergere tante fragilità, ma anche la generosità di volontari, vicini di casa, personale sanitario e amministratori che si sono spesi per alleviare le sofferenze e le solitudini di poveri e anziani. Questa rete di relazioni solidali è una ricchezza che va custodita e rafforzata”. 

Alla ricerca delle fede, al di là delle ideologie

Due suggerimenti di lettura: “La scomunica ai comunisti. Protagonisti e retroscena nelle carte riemerse del Sant’Offizio” (San Paolo) di Cesare Catananti e la riscoperta del “Siddharta” (Adelphi) di Herman Hesse a cento anni dalla pubblicazione. Il libro di Catananti permette ai lettori, soprattutto i più giovani, la conoscenza di un periodo della storia mondiale oggetto di visioni e revisioni, di sguardi prospettici viziati dalle appartenenze politiche e ideologiche e di grandi fermenti all’interno del cattolicesimo stesso. Siddharta porta con sé il parallelismo con San Francesco: la rinuncia, l’accettazione, il passaggio continuo al di là delle illusioni, la preghiera, la povertà di Siddharta recano con sé qualcosa del fascino del Poverello, del “saluto divino” che incarnava con la sua scelta di diventare creatura senza pensieri del domani

Vangelo del 6 febbraio: lo stupore che genera storia vera

Il futuro viene attraverso la porta del pieno abbandono alla Misericordia. È un “largo” da prendere con decisione, al cospetto dei serafini e pur in mezzo al popolo dalle labbra impure: “Manda me”. La decisione della libertà che si affida, che non deve giustificarsi di mani vuote, di labbra impure. Affidandosi, incontra il fuoco ardente della Misericordia