Per fare sintesi della grande mole di materiale raccolto dagli spazi di dialogo e dagli spazi di ambito la Commissione preparatoria ha chiesto il contributo scientifico di Luigi Gui (Università di Trieste) e Giovanni Grandi (Iusve). L’analisi dei testi avrà un doppio approccio: dei membri della Commissione e di un software che si utilizza in sociologia
A Przemyśl, cittadina polacca a circa una ventina di chilometri dal confine ucraino, la stazione ferroviaria è stata trasformata in un centro di primo soccorso per i tanti ucraini che arrivano in cerca di rifugio e aiuto.
La “lista” delle città ucraine sotto assedio e a rischio di catastrofe umanitaria si allunga di giorno in giorno. L’appello oggi dell’arcivescovo greco-cattolico Sviatoslav Shevchuk perché si facciano i corridoi umanitari che consentano alla popolazione civile di spostarsi nei luoghi sicuri e ai convogli umanitari di portare viveri e solidarietà umana. “Mariupol è senza acqua”, dice preoccupata la presidente di Caritas Ucraina e a Kherson un padre basiliano fa sapere: “siamo completamente tagliati fuori dalla comunicazione. Non sappiamo cosa stia succedendo in Ucraina, quale sia la situazione"
La testimonianza di un giovane di Kabul, che come la madre e il padre ha lavorato presso organizzazioni nazionali e internazionali e ora è tra i bersagli dei talebani: “Non ci hanno fatti evacuare, siamo ancora qui, tra povertà e paura. Gli afgani sono ancora nei guai, ma il senso di umanità è sempre vivo nel cuore degli afgani. Siamo con l'Ucraina”
Ne potranno beneficiare i cittadini ucraini e le persone che in Ucraina avevano una protezione internazionale. Tra i possibili beneficiari anche gli stranieri lungosoggiornanti, ma in questo caso gli Stati potranno decidere se applicare la direttiva 55 o le leggi nazionali. Esclusi immigrati con permesso di breve periodo, tra cui gli studenti. “Follia ideologica escluderli, sono in fuga dalle bombe”
“Siamo molto stanchi e preoccupati, ma non abbandoneremo mai il desiderio di comunicare l’avvento di un futuro di pace e serenità. Siamo qui per aiutare ed essere aiutati a non cedere alla rassegnazione invitando chi ci ascolta a restare fermi nella speranza di una prossima risoluzione del conflitto senza ulteriori vittime".
All’unanimità, con 401 voti favorevoli e nessun contrario o astenuto, la Duma di Stato russa ha approvato la legge che introduce sanzioni per “la diffusione di informazioni false sulle operazioni delle forze russe, il discredito delle forze armate russe e chiede sanzioni anti-russe”.