L’ong: “Basta attese e sofferenze inutili per i naufraghi salvati in mare”.A bordo ci sono 92 persone soccorse. Situazione critica anche su Sea Watch con 352 salvati. Nuova evacuazione medica nella notte: “Persone stremate, è uno stillicidio”
La chiamiamo Olga e non possiamo dare troppi dettagli sulla sua vita, per non metterla in difficoltà. Il Sir l’ha raggiunta al telefono nella sua casa a Mosca, per avere la testimonianza di come vive nella capitale della Federazione russa chi è contro la guerra e non può o non vuole andare via. Olga lavora anche per una Ong internazionale – anche questa ci è stato chiesto non fosse resa identificabile – e insegna psicologia in una facoltà universitaria. Impotenza, attesa, paura sembrano essere i tratti di un tempo che è iniziato già ben prima del 24 febbraio, giorno in cui è solo “caduta la maschera”, dice Olga, che precisa: cancellerà dal suo telefono ogni riferimento ai contatti avuti per questa intervista perché “la polizia ora ferma le persone per strada e chiede di vedere le chat di whatsapp e telegram”.
Messaggero dei Ragazzi. In occasione dei cento anni dalla nascita, la rivista edita dai frati del basilica Santo partecipa alla cerimonia conclusiva del Premio della Bontà
Papa Francesco, nell'udienza di oggi, ha sfatato un "mito" ricorrente nella nostra cultura: quello dell'eterna giovinezza. "La vecchiaia è un tempo speciale per sciogliere il futuro dall'illusione tecnocratica di una sopravvivenza biologica e robotica, ma soprattutto perché apre alla tenerezza del grembo creatore e generatore di Dio"
Cinquant’anni dopo le Chiese dell’Amazzonia si ritrovano a Santarém, in Brasile. Nella città che sorge lungo il Rio delle Amazzoni si svolse, nel 1972, il primo Incontro della Chiesa dell’Amazzonia legale, mettendo le basi per un lungo cammino, proseguito nei decenni, sfociato nel Sinodo del 2019 e nella successiva esortazione apostolica di Papa Francesco Querida Amazonia.
Fortissime turbolenze scuotono ila Chiesa ortodossa russa che ieri, riunitosi in Santo Sinodo, ha deciso di sollevare dall'incarico di presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne il conosciutissimo metropolita Hilarion. Don Stefano Caprio è uno dei più grandi conoscitori del mondo russo e del Patriarcato di Mosca in Italia, riflette sulle conseguenze che queste "tensioni" interne possono avere sul futuro del dialogo. "Nessuno lo sa. La situazione è talmente confusa", risponde subito. "E’ un tempo di attesa in cui rimanere sensibili, disponibili, non buttare niente di quello che si è costruito prima, senza accusare nessuno ma rimanere aperti all’ascolto e a nuove possibilità di dialogo. Papa Francesco a settembre vuole andare in Kazakistan. Un altro paese ex sovietico dove sebbene non ci sia una maggioranza ortodossa, ci sono però meno tensioni ed è più facile parlare. È un’idea che va proprio nello stile di Francesco. Che invece di ricominciare dal centro, propone di ripartire dalle periferie. Andare ai margini anche dell’ortodossia e vedere se da lì, si può risalire e riprendere il cammino".
Dopo l'incendio che ha distrutto il tempio Shree Salasar Mandir nella notte tra il 4 e il 5 novembre 2021, la comunità non si è smarrita e ha trovato fondi ed energie per inaugurare un nuovo luogo di culto. Sempre all'Arcella, nella stessa area ex Funghi. Un senso di spiritualità che ha accomunato fedeli dell'India, Sri Lanka e Bangladesh.