I dati del rapporto “Italiani nel mondo 2022” di Fondazione Migrantes. L’attuale comunità italiana all’estero è costituita da oltre 841 mila minori (il 14,5% dei connazionali iscritti all’Aire) moltissimi di questi nati all’estero, ma tanti altri partiti al seguito delle proprie famiglie. Ai minori occorre aggiungere oltre 1,2 milioni di giovani tra i 18 e i 34 anni. Le comunità più numerose sono quella argentina (903.081) e tedesca (813.650)
Gli oltre 300 milioni di euro destinati a Padova fanno gola alla criminalità. E non aiuta la poca trasparenza di Governo e Comuni. Per il prefetto Grassi ci vuole un’azione civile
Dai 600 sanitari no-vax reintegrati ai farmaci che scarseggiano, passando per la mobilità dei pazienti tra le varie Regioni. Le “questioni” sospese del sistema veneto
Nonostante la guerra in Siria sia sostanzialmente conclusa – anche se non mancano attacchi sporadici, ma letali – le piaghe sono tuttavia ancora profonde e doloranti.
I dati del rapporto “Italiani nel mondo” di Fondazione Migrantes. Chi ha compiuto un primo spostamento migratorio ha una maggiore propensione a spostarsi sul territorio e all’estero e, in media, i cittadini comunitari divenuti italiani tendono a trasferirsi all’estero più velocemente rispetto a quelli non comunitari. Pensioni: a fronte di una riduzione del numero di quelle pagate all’estero (-10%), gli importi corrisposti crescono del 22,9%
“Prima che 'educare ai valori', la Chiesa ha l’urgenza di 'rieducare alla fede'. Per questo occorre avere fiducia nel lavoro incessante, prezioso, nascosto che il 'Maestro interiore', lo Spirito Santo, compie nel cuore dei credenti, che poi nella vita hanno la funzione di educare”. Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo traccia per il Sir un bilancio del corso di aggiornamento e di formazione spirituale per insegnanti di religione cattolica, educatori e catechisti promosso appunto dal RnS e svoltosi a Roma nei giorni scorsi.
Il frammento di una mina russa che ha distrutto la facciata dell’edificio della chiesa greco-cattolica ucraina nella città di Irpin’, vicino a Kyiv, nel mese di marzo.
“Garantire un’energia accessibile e a prezzi ragionevoli alle persone più colpite attraverso misure temporanee di mitigazione e un’equa distribuzione delle risorse”. Favorire “una riduzione responsabile del consumo energetico”. “Perseguire partenariati energetici bilaterali e multilaterali responsabili e basati sui valori e gettare le basi di un nuovo sistema energetico globale”.