Nel secondo giorno del viaggio del Pontefice nel Paese arabo, l'intervento al Forum per il dialogo, il discorso ai membri del Muslims Council of Elders e, infine, l'incontro ecumenico e la preghiera per la pace. Tema su cui Francesco si è più volte soffermato: "Seri negoziati" per lo stop alla guerra in Ucraina
Il 4 novembre, l'Italia celebra la festa delle Forze armate e dell’Unità nazionale. Per l'occasione il Sir ha raccolto la testimonianza di don Marco Minin, cappellano militare del Contingente italiano in Libano (Unifil). I militari italiani sono "uomini e donne che hanno deciso le proprie azioni basandosi sull'ispirazione e la fedeltà all'ideale, hanno scelto di combattere la ‘buona battaglia’: hanno saputo vincere e hanno saputo perdere, senza mai trattare con indifferenza la sconfitta"
Un viaggio nella “terra in cui si incontrano due mari”, all’insegna del dialogo e della fraternità. E in continuazione con l’impegno preso nel Documento sulla Fratellanza Umana di Abu Dhabi. Così, Nader Akkad, imam della Grande Moschea di Roma, presenta il “significato” del viaggio apostolico di Papa Francesco nel Regno del Bahrein dove parteciperà alla chiusura del "Bahrain Forum for Dialogue: East and West for Human Coexistence"
“Mentre la maggior parte della popolazione mondiale si trova unita dalle stesse difficoltà, afflitta da gravi crisi alimentari, ecologiche e pandemiche, nonché da un’ingiustizia planetaria sempre più scandalosa, pochi potenti si concentrano in una lotta risoluta per interessi di parte, riesumando linguaggi obsoleti, ridisegnando zone d’influenza e blocchi contrapposti. Sembra così di assistere a uno scenario drammaticamente infantile”.
Nel suo primo discorso in Bahrein, il Papa chiede pace e rispetto per i diritti umani essenziali, a cominciare dalla libertà religiosa e dal diritto al lavoro. No a "populismi, estremismi e imperialismi che mettono a repentaglio la sicurezza di tutti", sì a dialogo e convivenza pacifica. Cop 27 sia "un passo in avanti"
La Madonna della Rova torna, restaurata, al suo posto nel ricordo di Maddalena. Domenica 6 novembre, dalle 11.30, per Candiana è giorno di festa, di ringraziamento, ma anche di ricordo.
Un sogno partito da Viterbo e che ha coinvolto centinaia di migliaia di ragazzi in Italia. Musica, sport, comunicazione, volontariato i pilastri dell’associazione che attraverso l’arte fa emergere i talenti dei ragazzi disabili