Nel giorno della solennità dell'Immacolata, Francesco ha inviato il suo elemosiniere per far sentire la sua vicinanza. Una visita che si è svolta nella riservatezza, nella semplicità e nella fraternità, come racconta al Sir il parroco di Santa Maria Maddalena
"Una convocazione per aiutare e per accompagnare quanti hanno nel cuore la disponibilità a servire il Signore nel tempo che viene", ma anche un'occasione per guardare con fiducia al futuro e anticiparlo nel presente, senza disperdere nulla dei tesori che lo Spirito ci ha affidato in questi anni". Va dritto al punto, Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo, nel presentare la 46^ Conferenza nazionale animatori che inizia oggi fino a domenica (9-11 dicembre 2022) a Rimini riportando in presenza un appuntamento fondamentale per gli animatori del RnS, coloro cioè che nel movimento ecclesiale guidato dallo Spirito Santo svolgono ruoli di guida, accompagnamento, servizio. Dopo gli anni condizionati dal Covid 19, il Rinnovamento torna infatti - e finalmente - al Palacongressi di Rimini, luogo 'storico' in cui, fin dalle origini, la spiritualità carismatica ha mosso i passi di un cammino lungo 50 anni
“Questo non è solo tempo di raccogliere frutti: è tempo di seminare nuovamente. Ce lo impone la difficile stagione che stiamo vivendo. La pandemia e la guerra hanno reso il clima sociale più cupo e pessimistico. Questo vi chiama ad essere seminatori di speranza”.
La Conferenza nazionale enti per il servizio civile, CSVnet, il Forum nazionale servizio civile e la Rappresentanza nazionale dei volontari esprimono “forte preoccupazione per l’incertezza in cui versa il futuro del servizio civile in seguito alla notizia che i fondi previsti dalla Legge di stabilità per il servizio civile saranno pari a 111 milioni per il 2023, 150 per il 2024 e 150 per il 2025”
Prima che fosse il genere umano, Lei era là, sapienza di Dio che darà alla luce la sapienza della Parola. Madre senza macchia, figlia del suo figlio: mare e sorgente, incrocio tra il divino e l’umano, tessuto di carne per il Dio Altissimo; corpo di luce, membra trasparenti, impastate già di Resurrezione per dare alla luce la fine delle tenebre. Nuova Eva, Eva restituita, fin dal concepimento! Tutto questo è Maria, l’Immacolata. Pura ma non incorporea, al contrario, donna sino in fondo, liberata da ogni “macchia” di inferiorità rispetto al maschile e da ogni mancanza di dignità, rispetto a Dio
“Oggi pomeriggio mi recherò a Santa Maria Maggiore a pregare la Salus Populi Romani e subito a piazza di Spagna per compiere il tradizionale atto di omaggio preghiera ai piedi del monumento all’Immacolata”.
“Vergine Immacolata, avrei voluto oggi portarti il ringraziamento del popolo ucraino per la pace che da tempo chiediamo al Signore. Invece devo ancora presentarti la supplica dei bambini, degli anziani, dei padri e delle madri, dei giovani di quella terra martoriata. Ma in realtà noi tutti sappiamo che tu sei con loro e con tutti i sofferenti, così come fosti accanto alla croce del tuo Figlio. Grazie, Madre nostra! Guardando a te, che sei senza peccato, possiamo continuare a credere e sperare che sull’odio vinca l’amore, sulla menzogna vinca la verità, sull’offesa vinca il perdono, sulla guerra vinca la pace. Così sia!”.
La solennità dell’Immacolata ci trova, quest’anno, immersi in un profondo senso di impotenza: la Terza guerra mondiale, che ci eravamo abituati a vedere nei suoi “pezzi” lontani e fuori dai nostri interessi, è ora divenuta vicina, vicinissima, a poche ore di volo dal nostro Paese, sul suolo europeo. Contemplare il dono di grazia che ha portato Maria a diventare quotidianamente, con le sue scelte, donna di fede, di speranza e di carità, significa allora recuperare la voce per dire: “io posso”, “noi possiamo”