Mese: Marzo 2024

Pasqua: card. Zuppi e mons. Baturi (Cei), “arrivi presto la fine dei conflitti e si apra il tempo della fraternità”

“Stiamo sperimentando delle tenebre profondissime che avvolgono migliaia di persone, in tanti luoghi nel mondo, in particolare in Ucraina e in Terra Santa. Quanta desolazione! Non possiamo abituarci alla guerra, ai combattimenti che non risparmiano deboli e innocenti, soprattutto i bambini: dovremmo sempre guardare attraverso le loro lacrime, attraverso il pianto dei più piccoli. È da lì che capiamo tutto l’orrore e la violenza della guerra, dell’ingiustizia e quanto questo sia inaccettabile”.

Caso Ilaria Salis: i ceppi non sono civiltà

Papa Francesco ieri ha lavato i piedi alle detenute del carcere romano di Rebibbia. Un gesto che ci ha permesso di ri-vivere il Giovedì Santo della misericordia e dell’umanità. Un messaggio evangelico. Nello stesso giorno, Ilaria Salis, anche lei detenuta (accusata a Budapest di aver aggredito 13 mesi fa due estremisti neofascisti), entrava in un’aula di tribunale con le catene alle mani e i ceppi ai piedi, trascinata al guinzaglio e guardata a vista da agenti incappucciati e armati fino ai denti

Venerdì Santo. Don Biancotto: “Il Crocifisso parla alla sofferenza e alle ferite dei detenuti”

Di fronte alla Croce “si sentono chiamati per nome, uno ad uno, da quell’Uomo innocente condannato a morte anche per la loro salvezza, e avvertono di avere un posto nel Suo cuore”. Il cappellano delle due carceri di Venezia sintetizza così i sentimenti dei detenuti durante la Via Crucis del Venerdì Santo, attesa e preparata ogni anno con grande cura: “Non un rito, ma vita vera”. E avverte: "Il carcere fa parte della società civile; non dev'essere qualcosa di avulso di cui ci si può dimenticare"