Quella di domenica 28 aprile per l’Inter fresca vincitrice dello scudetto è stata una partita-passerella con i giocatori del Torino usciti sconfitti 2-0.
L'allarme della Segretaria generale del Consiglio d'Europa. Il Sir l'ha intervistata alla vigilia dei 75 anni di fondazione dell'organizzazione che ha sede a Strasburgo, sorta nel 1949, e che oggi conta 46 Stati membri. "Diritti e libertà sono la bussola che guida il nostro viaggio attraverso multilateralismo e cooperazione internazionale". Severo il giudizio sulla Russia e l'aggressione all'Ucraina. "I giovani saranno i nostri eredi e dobbiamo tenere conto delle loro opinioni"
Oujda è una città del Marocco al confine con l’Algeria, è la prima che trovi quando attraversi il confine ed è qui dove giungono le tantissime persone migranti che ogni notte rischiano la vita oltrepassandolo. È un crocevia di chi fa sosta per poi tentare la traversata via mare o via terra verso l’Europa ma anche di chi attende, riflette e alcune volte (pochissime volte) decide di rientrare nel proprio Paese. Accerchiata dai moltissimi minareti, c’è la parrocchia di San Luigi, dove operano i missionari della Consolata proprio nell’accoglienza dei migranti che ogni notte transitano, si fermano qualche giorno o qualche settimana per riprendere energie, per mangiare e bere e poi proseguire il loro viaggio.
Si conclude domani in piazza San Pietro, con la recita del Regina Caeli e l’atteso saluto del Papa, la XXVIII Giornata bambini vittime contro ogni forma di abuso, promossa dall'associazione Meter. Obiettivo, “rilanciare il nostro impegno a difesa dei piccoli contro ogni forma di violenza, indifferenza, sopruso” e “creare una coscienza collettiva perché tutti si sentano responsabilizzati”, spiega al Sir il presidente di Meter
La testimonianza Domenica 28 aprile, 15 giovani della nostra Diocesi hanno incontrato il papa alla basilica della Salute durante lo storico viaggio del pontefice a Venezia. Lo sprone di Bergoglio ad alzarsi ed essere protagonisti della vita ha fatto breccia nei cuori
La preghiera mariana ha origine dalla vicinanza della Vergine ad ogni persona, dalla sua dolcissima maternità che si effonde su ognuno. Questa verità si riscontra nei Vangeli, i quali narrano la premura e la sollecitudine della Madre di Dio. Ciò accade, ad esempio, nell’episodio delle nozze di Cana (Gv 2), nel quale mostra una speciale attenzione verso gli sposi in difficoltà: è pronta a capire il loro disagio e ad intervenire invocando suo Figlio. Questa stessa cura dimostra quando si reca da Elisabetta per sostenerla ed aiutarla nel tempo del parto, secondo la puntuale descrizione “lucana” (Lc 1, 39-56). La ammiriamo al fianco di Gesù, nell’accompagnarlo in ogni evento della sua vita: dalla culla al Calvario. Sul Gòlgota è con Lui nel condividere il momento del dolore e della massima oblazione.
Mi ha sempre colpito quello che potrei definire un “punto comune” nelle numerose apparizioni mariane approvate dalla Chiesa, ossia il fatto che la Madonna scenda dal Cielo per ricordare, innanzitutto, agli uomini, la necessità della preghiera. Sembra che la Madonna venga a ricordarci qual è la cosa più importante, direi vitale, per ogni cristiano, quella cosa che Lei stessa ha messo come “primo punto” della propria vita spirituale, al di sopra e prima di ogni altra: la preghiera.
“Grazie per il vostro impegno per le famiglie. Siete un movimento in espansione: migliaia di équipes sparse in tutto il mondo, tante famiglie che cercano di vivere il matrimonio cristiano come un dono. La famiglia cristiana sta attraversando in questo cambiamento d’epoca una vera e propria ‘tempesta culturale’ e si trova minacciata e tentata su vari fronti. Il vostro lavoro, perciò, è prezioso per la Chiesa”.