Mese: Luglio 2024

Democrazia sostanziale

A Trieste una novità c’è: una trentina di amministratori locali sono stati invitati a partecipare ai lavori da delegati. In realtà ce ne sono di più, perché anche tra gli iscritti dalle diocesi ci sono persone con esperienze politiche e amministrative. Un’apertura che non passa inosservata. Oggi questi amministratori si ritroveranno per un confronto informale sui temi della Settimana sociale. E all’incontro è annunciata la presenza anche dei presidenti e responsabili di alcune delle principali aggregazioni laicali

Congo: Paese in preda alla violenza, popolo in fuga

Nella Repubblica democratica del Congo imperversano le milizie armate: l’M23 legata al Ruanda e la forza filo-islamista Adf. Voci missionarie raccontano il dramma della popolazione. La gente scappa, è una corsa contro il tempo: in qualsiasi direzione vadano gli sfollati trovano guerriglieri pronti ad uccidere per impossessarsi delle ricchezze della terra

Card. Zuppi: “Costruire un Paese per tutti con al centro la persona”

Il presidente della Cei ha aperto la Settimana sociale di Trieste lanciando un appello per una "democrazia inclusiva", all'insegna di due parole d'ordine: partecipazione e solidarietà. "Oggi è necessario un profondo rinnovamento sociale e politico", perché "la pace e lo sviluppo non sono beni conquistati una volta per tutte". No a "populismi", apatia e rassegnazione, sì alla "solidarietà verso tutti, che non guarda il passaporto"

Settimana sociale: Caputo (Un. Bari), “non possono esistere invisibili in un tessuto democratico, ogni filo che manca è un buco nel tessuto ecclesiale e sociale”

“Non possono esistere invisibili in un tessuto democratico. Se ciò che desideriamo nelle istituzioni è la giustizia e se ciò che desideriamo nella democrazia è l’universalizzazione di questa giustizia, non possiamo non desiderare la partecipazione di tutti. Si tratta di quella che Bergoglio già nel 2010 chiamava una ‘democrazia ad alta intensità’. Ogni filo che manca è un buco nel tessuto ecclesiale e sociale”.

Inghilterra: le “Preghiere di amore e di fede” per coppie omosessuali dividono la Chiesa

Tornano all’ordine del giorno del Sinodo, l’organo che controlla la “Chiesa di Inghilterra” e che si riunirà a York dal 5 al 9 luglio, le cosiddette “Preghiere di amore e di fede”, cerimonie per celebrare coppie omosessuali stabili, unite civilmente dalla legge britannica. Si tratta di un tema che divide profondamente la chiesa di stato inglese, come era emerso già durante il Sinodo del febbraio dello scorso anno, quando queste liturgie su base volontaria, che nessun pastore anglicano sarà obbligato a celebrare, avevano ricevuto un primo voto positivo.