Uniti nella diversità e diversi nella unità. Forse è questa la grande sfida, ma sarebbe meglio dire opportunità o via che si apre dinanzi a noi. Se è vero che tutto spinge a riconoscerci partecipi di una comunità di destino come umanità, è quanto mai importante avvertire i legami che ci uniscono in maniera imprescindibile quali principio del nostro stesso essere nella infinita diversità dell’umano e come inesauribile risorsa. L’umanesimo planetario è un umanesimo relazionale che ha nel dialogo la sua cifra più propria e che solo nel dialogo può far emergere tutta la sua ricchezza
Oggi dobbiamo e possiamo scommettere sulla necessità di sviluppare la coscienza del fatto irreversibile che “siamo tutti sulla stessa barca”. Lo rivelano drammaticamente le crisi globali che stiamo vivendo pandemia, guerra, riscaldamento globale…), mostrando nella vita quotidiana di tutti quali siano i pericoli e le potenzialità rigeneratrici del nostro tempo. Una cosa è messa perentoriamente in evidenza dalle crisi globali: nessuno si salva da solo. La fragilità ci segna e ci accomuna, e per la prima volta tutti lo abbiamo toccato con mano
“Venticinque anni fa ho sperato molto nella grazia del Giubileo. Da anni ero malata di anoressia. Sentivo il mio cuore duro, di pietra: non poteva entrarci niente. Quando ho attraversato la Porta Santa ho detto: ‘Eccomi, questo è il momento. Signore, adesso o mai più’”. Valentina Girolimetti ha 46 anni e insegna matematica al liceo classico di Senigallia. Sposata e mamma di tre figli, a Roma, per il Giubileo del 2000, era arrivata con una sola speranza: guarire dall’anoressia.
Dal reddito alla casa, dal lavoro all’istruzione: il nuovo rapporto Caritas mostra una Capitale in cui le disuguaglianze continuano a crescere rispetto al 2023
Oltre 370 milioni (1 su 8) hanno subito stupri o aggressioni sessuali ed in contesti fragili la percentuale sale a più di una su quattro. Oltre 230 milioni di bambine hanno subito mutilazioni genitali femminili. L'organizzazione: "Investire nella prevenzione, nell'educazione e nei servizi di supporto"
Ricerca di Inc Non profit lab "Prima che sia troppo tardi. Educare i giovani all'affettività per contrastare la violenza di genere” presentata oggi a Roma. Più di 9 italiani su 10 vorrebbero campagne di sensibilizzazione sulla violenza di genere nelle scuole
Continuano ad aumentare, dopo il picco negativo del 2020, le nuove diagnosi di Hiv in Italia. Secondo i dati appena pubblicati dal Centro Operativo Aids dell’Iss, nel 2023 si è tornati vicini ai livelli pre Covid, i maschi nella fascia 30-39 anni si confermano il genere con una maggiore incidenza di nuove diagnosi, mentre è il Lazio la regione dove l’incidenza è maggiore
Fratelli islamici d’Italia. I “devoti nativi” sono meno di 500 mila, le moschee poco più di una dozzina e tutti gli stranieri restano intrappolati dai pregiudizi.
I corsi di formazione Iss per contrastare e prevenire la violenza di genere hanno raggiunto più di 18.000 operatrici e operatori sanitari di tutti i 651 pronto soccorsi italiani e oltre 2.000 professioniste e professionisti del territorio. Mentre il progetto Epi-We, che recluta volontarie per studiare le cicatrici molecolari della violenza sul Dna delle donne maltrattate, va avanti veloce