Oltre 250 milioni di donne hanno subìto mutilazioni genitali femminili. L’Iismas promuove un incontro sulla salute riproduttiva per contrastare questa pratica. Aldo Morrone sottolinea l’importanza di educazione, integrazione e alternative economiche per fermare questa violenza e proteggere le bambine nel mondo
“La teoria della pace non sia staccata dalla vita”. E’ quanto afferma al Sir il nunzio apostolico a Kiev, l’arcivescovo Visvaldas Kulbokas, commentando le ultime “notizie” sul fronte diplomatico internazionale dopo le dichiarazioni di ieri del presidente ucraino Zelensky che al giornalista inglese Piers Morgan ha detto di essere pronto a sedersi ad un tavolo con Putin e alla risposta della Russia che, pur con freddezza, ha accolto questa disponibilità.
A Betlemme molti cristiani sono emigrati in cerca di un futuro migliore, ma c’è chi sceglie di restare o di ritornare. Le storie di Eliana, Georgette e Noura, che dopo aver “assaporato la libertà in Italia” hanno deciso di rientrare nella loro città natale per costruire una famiglia: “Non vogliamo che la Terra Santa rimanga priva di cristiani”. L’importanza dei pellegrini, “segno di speranza in un futuro migliore”
La speranza abita nella Piccola Casa della Divina Provvidenza, ed è una speranza forte e indomita, dolce e profonda. Una speranza che non muore mai e che, anzi, cresce ogni giorno, nonostante tutto. È questo che emerge leggendo gli Orientamenti pastorali per il 2024-2025, resi noti a tutta la Famiglia Cottolenghina in occasione dell’inizio dell’anno del Giubileo
La Conferenza episcopale colombiana, riunita in assemblea, interviene con un breve messaggio alla nazione, inviato al Sir e firmato dalla presidenza dell’organismo, sulla complessa situazione politica e sociale del Paese e sugli scontri tra gruppi armati attualmente in atto nella provincia del Catatumbo.
Il Santo Padre esorta i missionari di tutto il mondo a essere “artigiani di speranza e restauratori di un’umanità spesso distratta e infelice”. “Animate da una speranza così grande, le comunità cristiane possono essere segni di nuova umanità in un mondo che, nelle aree più sviluppate, mostra sintomi gravi di crisi dell’umano”, si legge nel messaggio per la prossima Giornata missionaria mondiale
Giuseppe Michele Ghezzi, nato in una famiglia nobile, rinunciò agli agi per seguire San Francesco. Missionario tra la gente, fu testimone di carità e speranza. Lecce lo ricorda con celebrazioni. Numerose le testimonianze di grazie ricevute per sua intercessione. “Fra Giuseppe era il frate dell’ascolto”