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Questa domenica si celebra la Giornata diocesana del Seminario. È “accompagnata” – com’è stato per tutto il Mese del Seminario – dalle parole di san Gregorio Barbarigo, vescovo di Padova dal 1664 al 1697 e fondatore del Seminario diocesano, di cui ricorrono i 400 anni dalla nascita (16 settembre 1625): «Che io riponga la mia gioia, Signore, nel servirti sempre».
La giornata, quest’anno, ha un “sapore” particolare. Da un lato il Seminario ha preso una forma nuova – il “Seminario insieme” – che vede impegnate in un progetto condiviso di formazione le Diocesi di Padova, Adria-Rovigo, Chioggia e Vicenza. Dall’altro, il Seminario di Padova – che «non chiude», come ha ribadito più volte il vicario generale, don Giuliano Zatti, all’assemblea dei presbiteri – si trova a fare i conti con i tempi che cambiano, anche per quanto riguarda la sede storica.
Prendiamoci cura del Seminario
Nel nuovo progetto, il Seminario di Padova – in quanto ente – mantiene la propria titolarità e lo stesso vale per i Seminari delle altre Diocesi. Legale rappresentate è stato nominato don Livio Tonello, a cui sono affidati gli aspetti amministrativi e gestionali dell’ente, oltre che dei suoi beni. «Per occuparsi degli aspetti organizzativi e gestionali del “Seminario insieme”, a partire dalle esigenze di vita quotidiana nell’ambiente in cui vivono i seminaristi – Casa Madre Teresa di Calcutta – i quattro Seminari hanno costituito l’associazione civile “Buon Pastore”. Verrà economicamente sostenuta dai quattro Seminari e dalle Diocesi che l’hanno promossa» spiega don Tonello, che diventa anche presidente del Consiglio di gestione del Seminario di Padova.
C’è poi l’edificio storico del Seminario di cui “prendersi cura”: «Attualmente è chiuso, anche se rimane “operativo” il primo chiostro con gli ambienti occupati dall’amministrazione e dall’Istituto San Luca per la formazione permanente del clero. A breve partiranno i lavori nella chiesa di Santa Maria in Vanzo, dove verrà collocata la biblioteca capitolare. Collegata al primo chiostro è anche la Biblioteca antica del Seminario, che rimane in funzione».
La Giornata del 5 ottobre sollecita le parrocchie della Diocesi di Padova a voler bene al Seminario e ai seminaristi: con la preghiera, certo, ma anche economicamente. «I seminaristi non coprono interamente vitto e alloggio con il loro contributo, perciò ricevono – da sempre – il sostegno delle parrocchie. Non solo quelle che hanno un giovane seminarista! Pesa sul Seminario, inoltre, il bisogno di ristrutturazione e l’importante debito accumulato: il contributo delle comunità parrocchiali è fondamentale».
È cominciata una bella avventura
Il “Seminario insieme” è partito il 29 settembre, anche se i seminaristi – una ventina – hanno già sperimentato un “assaggio” di vita insieme a metà settembre a Castelletto di Brenzone. «Anche se già si conoscevano, perché frequentano la Facoltà teologica del Triveneto» spiega don Aldo Martin, responsabile e coordinatore della formazione. Per cinque anni è stato rettore del Seminario di Vicenza a ora comincia un nuovo tratto di strada. Ma non sarà solo, perché a curare la formazione dei seminaristi c’è un’équipe educativa composta – oltre che da don Martin – da don Maurizio Rigato, suor Lia Pasquale e don Giovanni Molon (il padre spirituale). «Ci ho tenuto, nella redazione del progetto formativo, a sottolineare che non è il rettore da solo a determinare la vita educativa di un Seminario, ma è un’azione comunitaria».
Una cosa, per don Martin, è particolarmente importante: «L’équipe è di supporto. La formazione non è solo trasmissione di contenuti – questione ormai superata – ma avvio di processi: è il seminarista, quindi, il primo soggetto della propria crescita e il Seminario è l’inizio di un cammino che dura tutta la vita. Da parte nostra si tratta di accompagnare lo sviluppo di un giovane con la stima, facendogli vedere dove Dio è all’opera nella sua vita e dove lui può aprirsi con fiducia. I cinque anni di rettore a Vicenza mi testimoniano questo: poter accompagnare un giovane, affiancarsi a lui e vedere che germoglia alla luce del Vangelo… è un’avventura favolosa».
Nell’equipe educativa c’è anche don Maurizio Rigato, già educatore in Seminario a Padova e ora referente diocesano della formazione dei seminaristi. «Formazione pastorale – precisa – È riferita all’impegno nei fine settimana, quando vivranno un’esperienza di servizio in parrocchia. È importante che si confrontino con i preti e con una comunità».
La Giornata del Seminario rappresenta, per don Rigato, un’opportunità «per dire il proprio affetto e sostegno per i seminaristi. Si potrebbe pensare che chi entra in Seminario è già convinto della vocazione ricevuta e di diventare prete. Non è così, non lo era neanche ai miei tempi. I seminaristi hanno bisogno di sentirsi accompagnati perché la chiamata non si smarrisca».

Le nomine in Seminario
Responsabile e coordinatore della formazione del “Seminario insieme” è il vicentino don Aldo Martin. Don Maurizio Rigato ha l’incarico di educatore e diventa referente diocesano per la formazione dei seminaristi. Don Giovanni Molon, parroco di San Gregorio Barbarigo, è il direttore spirituale. Visto lo statuto del Seminario di Padova e il carattere di soggetti giuridici che mantengono i rispettivi Seminari, il formale “rettore” del Seminario di Padova è don Livio Tonello per la parte legale e amministrativa.
Ordinazioni diaconali domenica 19 in Cattedrale
Domenica 19 ottobre, alle 16 in Cattedrale a Padova, vengono ordinati diaconi – per l’imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione del vescovo Claudio. Tommaso Bolognesi (Santissima Trinità in Padova), Filippo Friso (Cattedrale) e Marco Scagnellato (Camin). Vengono ordinati anche due diaconi permanenti: Fabio Sanguin e Domenico Tura.