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Dopo la veglia per il lavoro le parole del vescovo Claudio. Le persone al centro
Il vescovo Claudio: «Se i nostri valori non sono solidi come la roccia, il lavoro non lascerà traccia di bene»
ChiesaIl vescovo Claudio: «Se i nostri valori non sono solidi come la roccia, il lavoro non lascerà traccia di bene»
Ha prevalso il canale emotivo all’incontro del vescovo Claudio con il comparto dell’edilizia in occasione della veglia diocesana per il lavoro celebrata venerdì 6 maggio alle 18.30 alla Scuola edile di Padova. Più di 200 i presenti e il filo conduttore era “La vera ricchezza sono le persone”. L’arte e la testimonianza diretta sono venute in aiuto per affrontare il tema trasmettendo forti emozioni: i ragazzi del parkour hanno usato le impalcature per mostrare la pericolosità della frenesia del lavoro, le danzatrici con i tessuti aerei hanno messo invece in rilievo come organizzazione e sintonia possano portare a un lavoro ben fatto. Il racconto di Sergio Ferro ha toccato i cuori: a 21 anni ha perso una mano e ha trovato la forza per andare avanti nell’amore dell’allora fidanzata, poi diventata moglie, e nell’accoglienza del datore di lavoro che ha saputo trovare una nuova mansione per lui. Tanti i temi condivisi e l’assonanza dei valori: si è parlato di costruire nel rispetto della persona mettendola al centro non solo come lavoratore, dell’importanza di una casa che sia realmente funzionale al benessere delle persone, perché un’abitazione concepita solo come luogo dove dormire o adempiere a poche funzioni non è più pensabile. Il vescovo Claudio ha poi richiamato la parabola delle due costruzioni che poggiano su terreni diversi: «Tutte le volte che sottovalutiamo i rischi del nostro lavoro – ha detto – quando i parametri che teniamo come riferimento sono solo gli standard minimi, quando badiamo all’apparenza più che alla sostanza… se ne ricavano solo fallimenti. Le nostre opere invece resistono alle intemperie della vita, alle avversità dei mercati e della concorrenza, quando sono costruite su parametri di eccellenza.
Costruire sulla sabbia può costare poco sudore, ma costerà sempre lacrime di dolore; al contrario costruire sulla roccia costa sempre tanto sudore, ma donerà altrettante lacrime di gioia. Se i valori che ci abitano non sono solidi e forti come la roccia, non saremo in grado di costruire nessuna casa sicura e il nostro lavoro sarà spazzato via senza lasciare alcuna traccia di bene, né per noi né per gli altri». E il ritrovarsi in una scuola per celebrare la veglia ha richiamato anche l’impegno degli imprenditori e delle associazioni nei confronti dei giovani e del loro percorso formativo che necessita di buone basi, di valori solidi. Infine un’attenzione anche al tema dell’inclusività: nel lavoro oggi bisogna tenere conto dei ritmi di altre culture e religioni, una sfida che ogni giorno un imprenditore può decidere di accogliere e quando lo fa rende il luogo di lavoro davvero inclusivo.