Chiesa | DiocesiFondazione Bortignon. Tre gli obiettivi principali che si è data, a nome della Diocesi: incorporazione dell’Istituto Barbarigo, gestione dell’Istituto Clair (subentrando alle Ancelle di Maria Immacolata), impegno più ampio a favore delle scuole dell’infanzia (con il desiderio di instaurare un rapporto di collaborazione con la Fism)
La Fondazione Girolamo Bortignon cambia pelle. Non è più una realtà che si dedica “solo” a progetti culturali e laboratori per la scuola, ma ha di fatto incorporato in sé lo storico Istituto Barbarigo oltre ad aver rilevato la gestione, per quest’anno scolastico, dell’Istituto Clair di Riviera Paleocapa a Padova. Uno dei passaggi principali si è realizzato nell’agosto scorso, proprio quando il Barbarigo è entrato a far parte della fondazione mediante una “fusione per incorporazione”: il precedente ente canonico “Collegio vescovile Barbarigo”, dunque, non esiste più ma continua di fatto a essere attivo l’istituto scolastico nato più di cent’anni fa, che mantiene l’impegno educativo che lo contraddistingue. Al suo interno sono presenti la scuola secondaria di primo grado, i licei classico e scientifico e l’istituto tecnico economico (già ragioneria); a tutte è riconosciuta la parità scolastica. Il presidente della “nuova” fondazione è don Cesare Contarini, già rettore del Barbarigo e da un paio d’anni parroco a San Lorenzo di Albignasego. «Con il primo agosto ho lasciato la responsabilità del Barbarigo e ora mi occupo della fondazione che, a nome della Diocesi di Padova, si è data tre obiettivi principali: l’incorporazione dell’istituto di via Rogati, come detto; la gestione dell’Istituto Clair, subentrando alle suore Ancelle di Maria Immacolata, di cui fanno parte nido, scuola dell’infanzia e scuola primaria; infine, un impegno più ampio a favore delle scuole dell’infanzia, con il desiderio di instaurare un rapporto di collaborazione con la Fism-Federazione italiana scuole materne. L’obiettivo principale rimane comunque quello di continuare a offrire un servizio di qualità a studenti e famiglie, mantenendo vivo il rapporto con il territorio». L’Istituto Clair, che si trova a pochi passi dalla Specola, è stato gestito fino a poco tempo fa dalle religiose che, quest’estate, si sono trovate costrette a lasciare perché in numero ridotto e impossibilitate a proseguire nell’impegno educativo; al momento la Fondazione Bortignon è ente gestore e l’auspicio è che nei prossimi mesi sia possibile inglobare formalmente l’istituto all’interno della fondazione stessa. La Fondazione Bortignon è gestita da un consiglio di gestione composto da cinque persone che hanno la responsabilità quotidiana del funzionamento dell’ente. È presenteinoltre un comitato scientifico, presieduto dal prof. Giovanni Battista Zannoni, formato da sette membri, che rappresenta l’anima culturale della fondazione: ne fanno parte docenti ed esperti della scuola con riconosciute capacità ed esperienza di lungo corso. Infine sarà istituito un consiglio di indirizzo formato dal direttore dell’Ufficio per l’educazione e la scuola, la cultura e l’università della Diocesi don Giorgio Bezze, dal presidente del comitato scientifico e da un rappresentante per ciascuna delle scuole annesse. Prima di arrivare a questa nuova veste, la fondazione era chiamata a essere una realtà propulsiva culturale e progettuale, laboratorio per la scuola in generale, non solo per quella paritaria; tra i suoi obiettivi anche attività di ricerca e studio nonché selezione di nuovi docenti. Nata nel 2000per volere dell’allora vescovo mons. Antonio Mattiazzo, è stata guidata da un consiglio d’amministrazione e si èoccupata negli anni di promuovere convegni e realizzare pubblicazioni. Le basi per la nuova veste con cui si presentaoggi, sono state gettate l’anno scorso quando è stato revisionato lo statuto, che ha previsto la possibilità di diventare ente gestore permettendo così di acquisire maggiore capacità di impegno e di lavoro.Per informazioni: fondazionebortignon.it
