Chiesa | DiocesiScuole paritarie cattoliche Fino a gennaio è tempo di “giornate aperte” per le scuole dell’infanzia parrocchiali (riunite nella Fism) e per le primarie e secondarie di primo e secondo grado (che fanno riferimento alla Fidae). Occasione per conoscere i progetti educativi specifici
Ormai la prassi vuole che da novembre a gennaio le scuole – statali e paritarie – organizzino alcune giornate a porte aperte, “open day” per l’appunto, allo scopo di farsi conoscere dai genitori dei bambini e dei ragazzi – e, nel caso delle scuole medie e superiori, dagli stessi studenti – che andranno ad accogliere. Gli “open day” sono dunque momenti preziosi per accendere i riflettori non solo sugli spazi fisici delle strutture, ma soprattutto sulle peculiarità dell’offerta formativa degli istituti, da conoscere anche attraverso lo svolgimento di attività didattiche e laboratori. Per le scuole paritarie cattoliche queste “giornate aperte” diventano occasione per illustrare i motivi che le rendono diverse dagli altri istituti. Don Marco Piva, incaricato per le scuole paritarie cattoliche all’interno dell’ufficio diocesano per la Pastorale dell’educazione e della scuola, della cultura e dell’università, spiega: «Gli “open day” sono momenti preziosi per riaffermare i valori in cui crediamo e per ribadire come al cuore della nostra offerta vi sia la persona, ciascuna con le proprie particolarità». Le scuole paritarie cattoliche sono un arcipelago ben variegato: da una parte l’esercito delle scuole dell’infanzia parrocchiali sparse nel territorio, dall’altra le scuole primarie e secondarie – prevalentemente in centro a Padova – con la loro storia e la loro missione educativa ed evangelizzatrice. Don Piva cita don Luigi Giussani: «“Collaborare a costruire la Chiesa è veramente l’unico modo con cui possiamo pensare con amore al mondo”. Noi pensiamo con amore al mondo attraverso la formazione dei più piccoli. Le nostre scuole sono luoghi dove educazione e fede si incontrano per creare un’esperienza formativa integrale, radicata nei valori cristiani, e dove ogni studente è accompagnato in un percorso di crescita personale e spirituale». Mirco Cecchinato, presidente della Fism-Federazione italiana scuole materne di Padova, enfatizza come le sfide siano diverse a seconda dei territori: «Abbiamo scuole con liste d’attesa e altre con pochi bambini, ma tutte offrono una ricchezza formativa unica. Gli “open day” servono proprio a far conoscere i progetti educativi specifici di ogni scuola». Parlando delle caratteristiche principali delle scuole paritarie cattoliche, Cecchinato afferma: «Portiamo il Vangelo all’interno della scuola attraverso progetti educativi che rispettano le regole dello Stato, ma che si arricchiscono della nostra missione cristiana». Padre Sebastiano De Boni è dirigente delle scuole dei Rogazionisti di Padova e vicepresidente nazionale della Fidae, la federazione che ha il compito di riunire le scuole cattoliche primarie e secondarie: «Queste scuole – racconta – mantengono un ruolo rilevante nella nostra società, offrendo un’educazione integrale che unisce preparazione accademica e valori umani e cristiani. Nonostante le difficoltà economiche e il calo delle iscrizioni, rimangono luoghi dove la crescita personale e spirituale degli studenti è al centro». «È innegabile che le scuole cattoliche stiano vivendo momenti di fatica, dovuti alla scarsità di risorse e al calo demografico – gli fa eco don Marco Piva – Tuttavia, crediamo nella risposta di chi continua ad affidarsi a un’educazione che va oltre i contenuti delle singole discipline». La parità prevista con le scuole statali dalla riforma costituzionale del 2000 è ancora lontana: «È sancita dalla legge – osserva padre De Boni – ma nella pratica mancano ancora finanziamenti adeguati. Solo con un sistema di supporto economico equo le famiglie potranno scegliere liberamente tra scuola statale e paritaria». Una scuola che punta sulla qualità, a tutti i livelli: «Rispetto a 40 o 50 anni fa – evidenzia Mirco Cecchinato – le scuole dell’infanzia sono cambiate radicalmente. Oggi offrono programmi Stem (discipline scientifico-tecnologiche), robotica e collaborazioni con l’università, per garantire ai bambini una formazione più completa. Non si tratta di formare programmatori a cinque anni, ma di introdurre i bambini a un livello alto di apprendimento». L’inclusività è un altro aspetto fondamentale. «Le scuole cattoliche non sono riservate solo ai ragazzi cattolici – aggiunge don Piva – accolgono studenti di tutte le confessioni religiose, mantenendo la propria identità specifica». Fondamentale la capacità di queste scuole di fare rete, sia nella Fism, che raccoglie le scuole dell’infanzia, sia dalla Fidae, che ha tra le sue fila primarie e secondarie. «La Fism – spiega Cecchinato – ha il compito di sostenere il lavoro delle scuole federate, fornendo indicazioni operative, rappresentandoci a livello istituzionale e aiutandoci a gestire le difficoltà quotidiane». «La Fidae – aggiunge padre De Boni – offre consulenza giuridica, pedagogica e amministrativa, oltre a promuovere politiche pubbliche che valorizzino il contributo delle scuole paritarie. Attraverso seminari e progetti di rete, contribuisce a potenziare la qualità delle istituzioni educative».
Per il noto proverbio africano, «ci vuole un intero villaggio per educare un bambino». Le scuole paritarie cattoliche non si configurano solo come luoghi di istruzione, ma anche come centri di vita comunitaria. Don Marco Piva auspica che «ogni scuola possa aprirsi per accogliere davvero tutti. Diventando, forte dei valori che la guidano, un luogo privilegiato in cui mostrare il proprio volto».
«Uno dei valori aggiunti delle nostre scuole è la mensa interna, che non è solo un luogo di somministrazione del cibo, ma anche un’opportunità educativa – sottolinea Mirco Cecchinato, presidente Fism Padova – La cuoca diventa quasi un’insegnante aggiunta nella relazione con i bambini. Inoltre, a differenza delle scuole statali, nelle nostre strutture c’è maggiore flessibilità sugli orari di ingresso e uscita. Questo permette di venire incontro alle esigenze delle famiglie, offrendo un servizio più personalizzato e attento alle necessità di ciascun bambino».
Sacro Cuore – Cadoneghe, scuola primaria e secondaria di primo grado: www.sacrocuorecadoneghe.it. Open day il 14 dicembre dalle 15:00 alle 17:30 e il 12 gennaio dalle 10:00 alle 12:30.
Farina – Cittadella, scuola infanzia e primaria: www.istitutofarinacittadella.it. Open day il 30 novembre dalle 15:00 alle 17:00.
Sabinianum – Monselice, scuola primaria e secondaria di primo grado: www.sabinianum.com. Open day personalizzato su appuntamento chiamando 042973258.
Clair – Padova, centro infanzia: www.istitutoclair.it. Open day il 7 dicembre dalle 15:30 alle 18:00.
Gesù Maria – Padova, scuola infanzia e primaria: www.gesumaria.net. Open day il 15 dicembre dalle 09:00 alle 12:00 e l’11 gennaio dalle 15:00 alle 17:00.
Santa Dorotea – Padova, scuola infanzia e primaria: www.scuolasantadorotea.it. Open day il 30 novembre dalle 09:30 alle 12:00.
Vanzo – Padova, scuola infanzia e primaria: www.scuoleirpea.it. Open day il 30 novembre dalle 09:00 alle 12:00.
Don Bosco – Padova, scuola infanzia, primaria e licei: www.donboscopadova.it. Open day il 14 dicemrbe dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00.
Scuole Romano Bruni – Padova, liceo scientifico: www.istitutobruni.com. Open day il 30 novembre alle 10:00.
Barbarigo – Padova, scuola secondaria di primo grado, licei classico e scientifico, istituto tecnico economico: www.barbarigo.edu. Open day l’11 gennaio dalle 15:00 alle 17:00 (con prenotazione) e il 18 gennaio mattinate informative.
Rogazionisti – Padova, scuola secondaria di primo grado, licei scientifico e scienze umane: www.scuolerogazionisti.it. Open day domenica 1 e 15 dicembre, 12 e 26 gennaio dalle 09:30 alle 12:00 e sabato 30 novembre dalle 15:00 alle 17:00, 14 dicembre e 11/01/2025 dalle 09:00 alle 12:00.
Maria Ausiliatrice Licei – Padova: www.liceoausiliatricepd.it. Open day il 6 dicembre dalle 20:45 alle 22:15 e il 12 gennaio dalle 10:00 alle 11:30.
